Per cambiare, posso anche continuare..

Dopo aver fatto sempre quello che vogliono i miei, ora che ho 17 anni voglio cambiare. Non voglio più credere in Dio perché l’ho fatto fin da piccolo e anche non so se continuare a condividere le scelte in proposito dei miei. Qualche volta, però, non so che fare perché tante cose in fondo mi piacciono…. C.M. – Firenze ¦ La spinta a cambiare che senti crescere in te è giusta. Mamma e papà ti hanno dato tanto e senza di loro, soprattutto da bambino, non avresti potuto vivere e crescere. Ora, da quanto scrivi nella lunga lettera di cui posso riportare solo una frase, nel rapporto con i tuoi genitori provi reazioni contrastanti: amore e odio, attaccamento e desiderio di fuga, gratitudine per tante cose belle ricevute e ansia di creare tu esperienze nuove. Lo capisco; l’ho provato anch’io alla tua età e deve essere così, perché è il momento in cui occorre prendere le distanze per poter essere te stesso e questo non è facile né per te né per loro. In più sono anni in cui tutto si agita dentro, tanto che spesso l’unica soluzione appare quella di buttare tutto all’aria per affermare che ci sei, che non sei solo il figlio di qualcuno, che sei proprio tu! Ma puoi anche seguire un’altra strada, se vuoi. Quella di continuare ma… in modo diverso. Come fare? Puoi non prendere in blocco tutto quanto hai ricevuto per buttarlo lontano, ma guardare ad ogni aspetto e decidere cosa lasciare e cosa continuare. Se è vero, infatti, che devi essere libero di scegliere senza essere spinto solo da altri, questo vuol dire che devi essere anche libero di scegliere senza farti condizionare solo dalle tue reazioni. Non puoi continuare, ad esempio, a credere o ad impegnarti perché lo vogliono i tuoi; ma non puoi nemmeno non credere e non impegnarti solo per andare contro i tuoi. È un momento allora di scelte importanti. Parlane anche con qualcuno di cui ti fidi e cerca di scoprire come cambiare, ma… continuando anche a fare quello in cui credi. E a farlo liberamente, con amore. francesco@loppiano.it

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