Passione padel, sport covid-free che impazza anche in Italia

In questo tragico 2020 segnato dal Covid-19, ha preso piede nel nostro paese una disciplina prima riservata a pochi eletti: parliamo del padel, sport covid-free
Padel, foto Wikipedia

Nell’anno funesto 2020 segnato dal Covid-19, che tante restrizioni e impedimenti ha fatto registrare nello sport, ha preso definitivamente piede nel nostro Paese una disciplina affacciatasi già da qualche anno ma riservata prima a poche nicchie: il padel. Una vera e propria nuova mania sportiva che, numeri alla mano, sta dilagando in tutta la Penisola, con richieste di prenotazione di campi e materiale impennatesi proprio a partire dallo scorso marzo, in seguito allo stop imposto agli sport di contatto. La sospensione di diverse attività sportive ha generato infatti in primis la scoperta di questo gioco da parte di molti sportivi dediti ad altre discipline, costretti a reinventare i loro hobbies, con tanto di “colpo di fulmine” per questo “cugino del tennis”, diventato ormai gradita abitudine.

Padel: cos’è e come si gioca

 Il padel, o paddle tennis, è uno sport totalmente economico e praticabile da persone di tutte le età: non richiede l’esecuzione di movimenti complessi e segue le stesse regole del tennis. Bastano due racchette da padel, una stanza ampia e senza ostacoli e una rete o lenzuolo per delimitare l’area di gioco, ai lati della quale le pareti garantiscono che la pallina rimanga sempre in movimento. Nacque negli anni ‘70 in Messico in una grande casa privata e negli anni ’80 arrivò prima in Spagna, quindi in Francia, USA e Brasile. Dagli anni ‘90 in poi ha iniziato ad essere praticato, seppur da piccole nicchie, a livello planetario. Ottimo antistress, dinamico e socializzante, richiede concentrazione sul gioco ma allo stesso tempo rilassa corpo e mente, riducendo molti rischi di infortunio rispetto agli sport di contatto. Consente di migliorare i riflessi, tonifica i muscoli, brucia calorie ed è uno sport perfetto per lo sviluppo dei bambini.

Padel mania: diamo i numeri

Nell’Italia dello sport sospeso il Padel conta quasi 12 mila tesserati e spesso, per potersi prenotare in un campetto, bisogna adattarsi a notevoli liste d’attesa. Nell’ultimo anno, nel Belpaese ferito sono stati costruiti più di 600 campi da padel, di cui circa 170 solo a Milano (tra i quali un centinaio indoor). Basti pensare che, al momento, ogni otto minuti viene registrata una richiesta di preventivo per la costruzione di un nuovo campo di Padel in Italia. Molti centri sportivi prendono prenotazioni a una settimana di distanza perché solitamente già sold out, con copertura di fasce orarie tradizionalmente più ostiche nel periodo autunno-inverno.

Il boom di prenotazioni nel Meridione registra un +77% rispetto all’anno precedente, mentre nel Centro Italia un +17%. Più difficile la situazione legata al Nord Italia per le limitazioni imposte dal DPCM ai campi indoor e la presenza, tendenzialmente, di più zone rosse/arancioni che hanno contenuto la presenza di amatori. A registrare i maggiori incrementi, Abruzzo, Sicilia e Sardegna, ma la città che detiene il primato per quanto riguarda il numero di campi e strutture sportive resta ovviamente Roma.

#OltreLaBarriera: Padel, uno sport per tutti

La nuova disciplina appare già sinonimo di inclusione sociale: il padel in carrozzina ad esempio è altrettanto oggetti di interesse per molteplici associazioni: in Lazio, Toscana, Sicilia, Sardegna e Piemonte diversi progetti sono già partiti. Tra i primi, il Circolo Canottiere Aniene, che già da tempo investe in scuola padel e padel in carrozzina: su quasi 60 ragazzi della scuola, sei atleti sono disabili e si allenano anche due volte a settimana, seguiti passo passo e grazie all’acquisto di carrozzine specifiche su misura da parte del circolo. Anche la Federazione Italiana Tennis si è già detta pronta a sostenere il settore, come confermato dal coordinatore del Comitato Padel, Gianfranco Nirdaci: «con il Padel in carrozzina siamo all’anno zero, al momento abbiamo fatto proseliti con una forte risposta da parte dei Circoli. Il nostro progetto è prendere i migliori atleti e organizzare un torneo a livello nazionale, che parta anche da fasi regionali. Per il 2021, do la mia parola, anche il padel in carrozzina sarà presente agli Internazionali di Roma. Chiameremo i migliori giocatori di ogni regione».

 

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