Parola di Dio e Nuova evangelizzazione

«Vivere la Parola di Dio» è stato questo il tema dell’incontro che ha coinvolto a Castel Gandolfo, dal 22 al 25 marzo, un gruppo di circa 90 religiose, provenienti da diverse congregazioni e da varie zone del mondo, appartenenti al Movimento dei Focolari
Religiose sulla Parola

Una varietà di espressioni carismatiche unite dal desiderio di rendere vita – attraverso i gesti, la condivisione, la fraternità – le Parole del Vangelo e far giungere l’Amore concreto e particolare di Dio ad ogni prossimo.
 
Nella prima parte dell’incontro l’attenzione è stata rivolta al «primato» della Parola di Dio nella nostra vita, nella vita dei nostri fondatori e fondatrici.
 
«Nei primi anni non c’erano grandi strutture, per cui tutto il nostro impegno consisteva nel Vivere il Vangelo. La Parola di Dio entrava così profondamente in noi tanto da cambiare la nostra mentalità».
 
L’ascolto dell’esperienza di Chiara Lubich ci ha aiutato a tornare con il cuore al ricordo della fondazione dei nostri istituti. Con stupore ognuna ha ritrovato, in chi ci ha preceduto nella fede, gli stessi atteggiamenti di ascolto della Parola e di desiderio di viverla: «Incarnare la Parola», «Essere Vangelo Vissuto», «Rivestirci di Paola».
 
Un desiderio che ciascuna ha sentito nuovamente risuonare nel cuore come appello di oggi, come appello ad una «nuova evangelizzazione» primariamente delle nostre vite e poi anche del mondo che ci circonda.
 
È la Chiesa stessa che ci chiama quest'anno a porre attenzione alla «nuova evangelizzazione», tema del prossimo Sinodo per i vescovi. Ma l'evangelizzazione che cos'è se non vivere la Parola di Dio e annunciarla?
 
Le diverse realtà culturali in cui viviamo ci interrogano. Lo sottolinea anche il testo dei Lineamenta del prossimo Sinodo: i forti mutamenti che il mondo sta conoscendo «generano nuovi scenari e nuove sfide al cristianesimo sotto il profilo culturale, sotto il profilo sociale, sotto il profilo mediatico, economico, politico».
 
Eppure avvertiamo che il mondo, per ritrovare il senso della vita, come diceva ancora Chiara, «ha bisogno non tanto di persone colte, ma di sapienti, di gente piena di Spirito Santo, di uomini veramente evangelici».
 
Nel dialogo in sala e in gruppo abbiamo avuto modo di raccontare le nostre esperienze, di far memoria della forza della testimonianza del Vangelo vissuto e dell’abbondanza dei frutti che nascono da questa quotidiana fedeltà all’ascolto, alla vita e alla condivisione.
 
Un incoraggiamento continuare in questo cammino è venuto anche dal card. João Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica (CIVCSVA), che nel pomeriggio del 23 marzo ha celebrato con noi l’Eucarestia: «Siate annunciatrici della Parola, siate testimoni di speranza e unità».
 
«Lo Spirito del Risorto abilita la nostra vita all’annuncio efficace della Parola in tutto il mondo. È l’esperienza della prima comunità cristiana» ed è l’invito che Benedetto XVI indirizza ai fedeli nella Verbum Domini e che sentiamo rivolto a noi come mandato: «Contemplando nella Madre di Dio un’esistenza totalmente modellata dalla Parola, ci scopriamo chiamati ad entrare nel mistero della fede, mediante la quale Cristo viene a dimorare nella nostra vita».

I più letti della settimana

Mediterraneo di fraternità

Tonino Bello, la guerra e noi

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons