Nostro figlio frequenta la quarta elementare. Le insegnanti ci hanno chiesto l’autorizzazione per invitare in classe uno psicologo per parlare di pedofilia. Siamo un po’ preoccupati. Cosa ne pensa?. Antonella e Mario Vi ringrazio per la domanda e per quanto mi dite nella lettera che mi avete mandato. I nostri bambini vengono a sapere del problema della pedofilia in vari modi: dalla televisione, dai compagni, dagli adulti che parlano fra loro. Dobbiamo stare attenti, perché il modo con cui lo vengono a sapere può essere carico di preoccupazione e di negatività, in quanto il problema è drammatico. Anche parlare in modo diretto del fenomeno può essere rischioso, seppure l’intenzione è positiva, cioè di prevenzione e di aiuto che vorremmo fornire. La pedofilia è il modo più devastante e patologico di vivere la sessualità perché contiene un’aggressività spaventosa e procura in chi subisce l’abuso danni spesso irreparabili. Dunque, non si può parlare della pedofilia ai bambini così piccoli senza avere prima parlato della bellezza e della meraviglia della affettività e della sessualità. La sessualità è bella. L’affettività è bella. Il corpo è bello e le manifestazioni affettive sono segni dell’amore e della tenerezza. Bisogna prima parlare di queste cose ai bambini e mostrare loro la straordinaria ricchezza insita nell’amore fra un uomo e una donna. Solo dopo aver fatto alcuni incontri parlando di questa bellezza, si può parlare anche dei problemi che alcune persone malate hanno e di come fare per prevenire. In una società come quella di oggi, dove tutto viene spettacolarizzato e drammatizzato c’è il rischio di trattare solo dei problemi e delle patologie, dando per scontato il resto. I bambini hanno invece urgente bisogno di sapere il resto e cioè della bellezza della vita, dell’amore, della gioia. Solo così saranno sostenuti nel viverla in modo pieno e gioioso. acetiezio@iol.it
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Parlare di pedofilia?
di Ezio Aceti
- Fonte: Città Nuova
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