Papa Francesco lascia il Policlinico Gemelli

Finalmente le dimissioni per il papa dopo diversi giorni di convalescenza in ospedale: «Sta bene, sta meglio di prima». Il ringraziamento a tutta l'équipe sanitaria che lo ha seguito e la sua vicinanza ai tanti bambini dei reparti di Oncologia e Neurochirurgia
Gemelli
Papa Francesco lascia il Policlinico Gemelli dopo l'intervento chirurgico dello scorso 7 giugno. (Foto Cecilia Fabiano /LaPresse)

Papa Francesco è tornato in Vaticano. È stato da poco dimesso dal Policlinico Gemelli dove era stato ricoverato per un intervento chirurgico di laparotomia e plastica della parete addominale con protesi, resosi necessario per scongiurare una occlusione intestinale. È stato per lui il terzo ricovero al Gemelli dopo quello del 2021, durato 10 giorni, e del 29 marzo 2023, a causa di una bronchite.

Con un sorriso, uscendo dal Policlinico, ha detto: «Sono ancora vivo», e ha espresso il suo profondo dolore per la tragedia dei migranti. «Il papa sta bene. Sta meglio di prima»ha dichiarato il dottor Sergio Alfieri, il chirurgo che lo ha operato – «Sarà un papa più forte».

Già negli ultimi giorni al Gemelli, infatti, papa Francesco aveva già ricominciato a lavorare e si era recato nella Cappellina dell’appartamento privato dove aveva pregato e aveva ricevuto l’Eucarestia. A partire dalla prossima settimana, riprenderà gli incontri programmati in Vaticano.

Prima di fare rientro a Santa Marta, papa Francesco si è recato nella Cappella Paolina della Basilica di Santa Maria Maggiore per trascorrere circa 20 minuti in preghiera davanti l’icona di Maria Salus Populi Romani, dove è solito andare prima e dopo i viaggi apostolici. Anche dopo il primo ricovero al Policlinico Gemelli, lo scorso 1° aprile, si era fermato a Santa Maria Maggiore affidando a Maria i bambini incontrati nel reparto di Oncologia pediatrica e Neurochirurgia infantile.

Nei giorni scorsi, riferisce una nota della Sala Stampa Vaticana, il papa «come segno di ringraziamento» ha ricevuto tutta l’équipe operatoria formata dal personale medico, dagli infermieri, dagli operatori socio sanitari e dagli ausiliari che lo scorso 7 giugno hanno coordinato ed eseguito l’operazione chirurgica. Successivamente ha incontrato mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica e don Nunzio Currao, assistente spirituale del personale del Policlinico; i rappresentanti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Policlinico Gemelli, con il presidente, avvocato Carlo Fratta Pasini, e il rettore dell’Università Cattolica, prof. Franco Anelli, insieme agli organi direttivi del Policlinico, con il direttore generale, prof. Marco Elefanti.

Anche questa volta il papa non ha fatto mancare il suo affetto ai bambini ricoverati nel reparto di Oncologia pediatrica e Neurochirurgia infantile che in questi giorni hanno espresso il loro affetto facendogli arrivare numerose lettere, disegni e messaggi di pronta guarigione. Ai bambini, che lo hanno accolto insieme a medici ed infermieri nel corridoio, il papa ha mostrato la sua vicinanza.

«Papa Francesco ha toccato con mano il dolore di questi bambini che portano ogni giorno sulle loro spalle, insieme alle loro mamme ed ai loro papà, la sofferenza della Croce», ha detto il Direttore della Sala Stampa Vaticana, Matteo Bruni. A ciascuno di loro ha fatto dono di un rosario e di un libro, Nacque Gesù a Betlemme di Giudea, il racconto della nascita di Gesù per i più piccoli. Poi ha fatto il giro del reparto accostandosi ai letti dei malati per pregare con loro.

Salutando i presenti, inoltre, papa Francesco «ha rivolto un ringraziamento a tutto il personale sanitario per la professionalità e lo sforzo di alleviare la sofferenza dell’altro, oltre che con i farmaci, con la tenerezza e l’umanità».

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