Ortoterapia per aiutare chi soffre di Alzheimer

Uno spazio verde, dove poter vagare liberamente, passeggiare ma anche prendersi cura delle piante, a Mantova è nato un orto progettato per favorire il benessere psicofisico delle persone

Non un semplice giardino, ma uno spazio dove design e architettura sono studiati appositamente per stimolare tutti i sensi di persone con difficoltà psicofisiche. Sono i giardini terapeutici, ampiamente diffusi all’estero e soprattutto in America, che ora trovano spazio anche in alcune strutture ospedaliere italiane.

Ne è un esempio la Fondazione Arrigo Mazzali di Mantova, che da anni si occupa anche di assistenza a persone malate di Alzheimer e ha deciso di aggiungere alla propria struttura il “Giardino Alzheimer”, una serra aperta tutto l’anno dove sono presenti piante e fiori di diverso tipo. Un luogo dove i pazienti, soprattutto anziani, possono passeggiare tranquillamente e in totale sicurezza, nonostante il controllo dell’equipe medica.

Un giardino pensato per essere utilizzato sia in estate, quando fuori fa troppo caldo, che in inverno, quando le temperature basse impediscono lunghe passeggiate all’aria aperta. In questo modo infatti, attraverso il contatto diretto con la natura e la libertà di movimento, si cerca di rallentare la degenerazione della malattia e, perché no, anche la somministrazione dei farmaci. I percorsi studiati attentamente da architetti e interior design, sono pensati per la stimolazione di tutti i sensi dei pazienti: vista, olfatto, udito e tatto sono continuamente in allerta, e gli spazi sono realizzati in modo tale da ridurre i rischi di disorientamento spazio-temporale e per indicare il percorso al paziente, lasciandolo comunque libero di vivere lo spazio verde.

All’interno della serra c’è una parte dedicata al giardinaggio, dove i pazienti possono lavorare la terra, seminare e piantare, mantenendo attiva la manualità e stimolando la memoria, i colori e i profumi dei fiori stimolano invece olfatto e vista, riportando alla mente un ricordo, un momento vissuto. La serra è circondata da vetrate, gli spazi sembrano così più ampi e luminosi, ed il giardino diventa anche un luogo fondamentale di incontro e condivisione tra pazienti e famigliari.

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