Ortodossi e innovativi

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Lavorare assieme a tutti gli uomini e le donne di buona volontà perché l’Europa sia luogo di amore e di fraternità. Questa la sfida lanciata nel maggio 2004 con il messaggio finale di Insieme per l’Europa, manifestazione che ha raccolto circa 170 movimenti e realtà ecclesiali di diverse Chiese nella Hanns- Martin-Schleyer-Halle di Stoccarda. L’avvenimento ha voluto contribuire a costruire un’Europa di pace e di fraternità. Da allora gli incontri fra movimenti, gruppi ed associazioni di diverse Chiese si sono susseguiti e hanno portato avanti un cammino di comunione, insieme appunto. Ad oggi i movimenti coinvolti sono più di 180, e si sta preparando la seconda edizione di Insieme per l’Europa, che si svolgerà il 12 maggio 2007, a Stoccarda (www.europ2007.org). Significativo questo evento nel cammino che le Chiese in Europa stanno percorrendo verso la terza assemblea ecumenica che si terrà a Sibiu (Romania) nel settembre prossimo. Cammino nel quale s’inserisce l’appuntamento di Stoccarda. Cruciali per l’Europa i temi che verranno affrontati: dalla famiglia alla complessità dei rapporti all’interno delle città; dall’economia all’ecologia. Il messaggio-chiave dell’evento del 12 maggio sarà quello di approfondire la vita del Vangelo insieme: da esso la fraternità trae linfa vitale e forza per superare frammentazioni e conflittualità. È prevista la partecipazione di 11.500 persone da tutta Europa. Sarà preceduta da un congresso di due giorni per tremila responsabili di movimenti e comunità, dal titolo In cammino insieme. In preparazione a questo avvenimento, Città nuova propone alcuni articoli per far conoscere meglio la realtà dei movimenti che partecipano all’iniziativa, che si sono chiamati familiarmente Amici di Stoccarda. Dalla Finlandia alla Polonia, dall’Albania al Libano, dalla Russia al Belgio; questa la provenienza di alcuni movimenti ortodossi che vi hanno aderito sin dalla prima edizione. L’esperienza degli Amici di Stoccarda è stata meravigliosa: così Klodian Klojashi, giovane avvocato, esponente del movimento Figli della luce. Nato nel 1991, in seno alla Chiesa ortodossa di Albania con la benedizione del primate, l’arcivescovo Anastasio, oggi Bij te Drites conta 55 gruppi, ciascuno di circa 45 giovani. Scopo del nostro movimento giovanile – così ci spiega Klodian Klojashi – è rinforzare l’unità fra noi quali membri del Corpo di Cristo, attraverso l’amicizia, la testimonianza e la conoscenza di Cristo, e il servizio alla Chiesa ed al prossimo. Parlando dell’esperienza di comunione tra movimenti, che avviene negli incontri preparatori, Klo- dian condivide: Siamo molto diversi per storia, provenienza; parliamo lingue diverse, eppure quello che ci unisce non è tanto l’uguaglianza, il fatto di pensare allo stesso modo, ma è l’amore ed è questo che rende speciali i nostri incontri. E prosegue: Capisci subito che non si tratta di una conferenza o un seminario. L’amore per l’unità rende le nostre diversità una vera risorsa. È questo il contributo che ognuno di noi può dare all’Europa: è l’impegno che ci mette nello stare insieme agli altri, nell’accogliere, nel condividere le esperienze e la vita di tutti i giorni. Un’Europa che non ha nelle sue fondamenta un contratto economico oppure un accordo politico, ma che è frutto dello spirito dell’unità e dell’amore di tutte le persone. Al di là dell’incontro di Stoccarda – conclude -, il fatto che stiamo facendo un percorso, un percorso comune, nonostante le nostre diversità, penso sia già un frutto dell’amore di Dio. Insieme per l’Europa affronta anche questioni legate alle sfide che si pongono oggi alla Chiesa, alle quali sono particolarmente sensibili, fra l’altro l’Istituto cristiano ortodosso San Filerete di Mosca (www.sfi.ru ) e le Piccole fraternità della trasfigurazione. Afferma Larisa Musina, professoressa dell’istituto, che ha partecipato alla prima edizione dell’incontro di Stoccarda: Oggi che in Russia assistiamo a una rinascita attiva, ma non senza problemi, occorre riunire le forze cristiane vive per una nuova cristianizzazione del Paese. Per questo ci ritroviamo nell’impegno di riunire le varie forze cui tendono le diverse Chiese d’Europa. È questo anche uno degli scopi di Syndesmos – che significa legame, vincolo – una fraternità di 121 movimenti ortodossi di giovani e studenti di facoltà teologiche presenti in 43 Paesi, che lavora con la benedizione delle Chiese ortodosse locali ed a servizio di esse (www.syndesmos.org). La sua sede si trova attualmente ad Atene. Fondato nel 1953, lo scopo di Syndesmos rimane sempre attuale: rispondere alle necessità dei giovani nella Chiesa e ravvivare l’impegno a testimoniare il Vangelo nel XXI secolo. Syndesmos vuole sviluppare inoltre la collaborazione e la comunicazione fra movimenti ortodossi e promuovere fra loro una più profonda comprensione e visione della fede comune. L’attuale presidente, il belga Christophe D’Aloisio, è uno dei tredici membri del Comitato d’orientamento che promuovono e organizzano l’evento di Insieme per l’Europa. Quali allora le attese per la seconda edizione? Per riassumere in una parola, penso che potrei dire che, per quanto ci riguarda, come rappresentanti della Chiesa ortodossa, noi speriamo di poter fare un cammino verso l’unità, un pezzo di strada verso l’unità, tutti insieme. Per noi questo è fondamentale, è la nostra ragion d’essere. Lavoriamo per questo, per una più grande unità dei cristiani, un’unità visibile e a diversi livelli della vita della Chiesa. Fanno parte di Syndesmos movimenti che sono in maggio- ranza di giovani. Dariusz Zdanuk, già presidente della Fraternità dei giovani ortodossi della Polonia (www.bmp.cerkiew.pl), che fa parte di Syndesmos, dice : Penso che possiamo condividere ciò che viviamo ogni giorno; viviamo servendo la Chiesa ortodossa in Polonia e la Chiesa ortodossa in generale e lo facciamo da laici. Ridare forza e autenticità agli ortodossi della Finlandia è la missione che si sono proposti i giovani del Movimento della gioventù ortodossa della Finlandia (Onl, www.tuohustuli.net), uno dei tre movimenti ortodossi giovanili di questa nazione. Outi Vasko, uno dei dirigenti, ci spiega: L’Onl è nato in Finlandia nel 1943 da alcuni giovani che, avendo studiato all’estero, una volta ritornati nei propri villaggi della Carelia hanno riscoperto la ricchezza spirituale e teologica della loro Chiesa. Con la fine della guerra, nel 1944, i cristiani ortodossi della Finlandia si sono trovati dispersi su tutto il territorio, e questo rischiava di far loro perdere la propria identità. In tale situazione, il movimento ha avuto il ruolo molto importante di riunire i giovani ortodossi. Campi di formazione, gruppi di studio, animazione di vari servizi liturgici, comunità che si nutrono dell’eucaristia, nuove parrocchie sparse un po’ dovunque nel paese, sono sorti per il loro carisma. Prosegue Vasko: Ne è nato uno slancio per il rinnovamento in vari campi della Chiesa ortodossa di Finlandia, con altri movimenti ortodossi finlandesi che lavorano nello stesso spirito. L’Onl ha dato un contributo rilevante e cosciente, al movimento ecumenico. Questi e altri movimenti ortodossi saranno rappresentati a Stoccarda ove il loro specifico impegno nella società farà parte della costellazione di esperienze offerte per condividere un’Europa di amore e di fraternità.

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