“One Forest Summit” in Gabon

Il vertice internazionale sulla conservazione delle foreste si è tenuto il 1° marzo alla presenza di sei capi di Stato, tra cui il presidente Macron. I politici presenti si sono impegnati a fermare la deforestazione, come soluzione efficace nella lotta al cambiamento climatico. I certificati di biodiversità
One Forest Summit
In occasione del "One Forest Summit" di Libreville, il presidente francese Emmanuel Macron, a destra, visita il Raponda Walker Arboretum con il ministro dell'Acqua e delle Foreste, del Mare e dell'Ambiente del Gabon, Lee White a Libreville, Gabon, giovedì 2 marzo 2023 (Foto AP/Angouma/Afrikimages)

In occasione del One Forest Summit organizzato a Libreville da Gabon e Francia il 1° marzo, il presidente Ali Bongo ha parlato degli obiettivi necessari per la protezione delle foreste. I capi di Stato hanno adottato giovedì 2 marzo un documento chiamato “La mappa di Libreville” .

Le misure adottate al termine del vertice sono gigantesche: la creazione di un fondo di 100 milioni di euro. Finanziata per metà dalla Francia e fino a 20 e 30 milioni di euro da Walton Foundation e Conservation International, questa dotazione servirà a finanziare un meccanismo per remunerare i paesi esemplari nella conservazione delle foreste e nella salvaguardia delle loro riserve vitali. «Metteremo altri 100 milioni di euro per i paesi che vogliono accelerare la loro strategia per proteggere le riserve vitali di carbonio e biodiversità nel quadro dei partenariati», ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron. Importante l’iniziativa degli imprenditori presenti al vertice per «la creazione di 10 milioni di posti di lavoro in attività legate alla gestione sostenibile delle foreste entro il 2030».

Questo fondo servirà a remunerare i paesi che si impegnano nella conservazione delle foreste e nella salvaguardia dei loro stock vitali di carbonio e biodiversità, attraverso i certificati di biodiversità. Questi certificati possono essere scambiati con Stati sovrani o con il settore privato «come contributo alla protezione della natura», ha precisato il capo dello Stato francese.

Lo scorso gennaio, Libreville, attraverso la voce del suo ministro incaricato delle Foreste, Lee White, ha dichiarato di prepararsi a immettere sul mercato 90 milioni di tonnellate di crediti di carbonio. E nel giugno 2021 il Gabon è diventato il primo paese a essere pagato per proteggere le sue foreste, ricevendo 17 milioni di dollari da un fondo sostenuto dalla Norvegia, la Central African Forest Initiative (Cafi), come prima rata di un sussidio di 150 milioni dollari.

Infine, Gabon, Francia e Canada hanno lanciato una piattaforma intergovernativa sull’uso sostenibile del legno nelle costruzioni.

Il capo di Stato gabonese Ali Bongo ha accolto con favore il lavoro svolto a Libreville, auspicando che One Forest Summit non sia solo un altro vertice prima della COP28 a Dubai: «Quando Emmanuel Macron ed io abbiamo deciso di co-organizzare il vertice in Gabon, un Paese al 90% ricoperto da umide foreste tropicali, questa è stata l’espressione di un’ambizione comune, quella di riunire nazioni di tutto il mondo per impegnarsi, preservare e ripristinare le foreste del nostro pianeta, testimoni di una presa di coscienza collettiva del ruolo che le foreste svolgono in questa crisi climatica ed ecologica».

Basandosi sull’esperienza dei precedenti vertici One Planet, il vertice di Libreville ha riunito capi di stato e di governo, capi di organizzazioni internazionali, istituzioni finanziarie, rappresentanti del settore privato, Ong internazionali, nonché popolazioni indigene e organizzazioni della società civile.

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