Per fortuna Obama non ha ascoltato i consigli (non certo disinteressati) di quanti gli consigliavano di trasformare il discorso sullo “stato dell’Unione” di gennaio in un discorso sullo “stato di guerra”. E cioè cavalcare, …
Contenuto riservato agli abbonati di “Città Nuova”
Se sei abbonato, effettua il login
x