I nonni: una risorsa preziosa per la società

La Festa dei nonni, che ricorre il 2 ottobre, è un’occasione per fare memoria dell’importante ruolo che essi rivestono all’interno della società. Dai «nonni vigile» ai «nonni civici» sono circa 12 mila i volontari.

Al suono della prima campanella, sono tornati a scuola non solo bambini e ragazzi, ma anche i nonni. Hanno, infatti, ripreso servizio i «nonni vigile» o «nonni civici»: oltre dodicimila anziani volontari dell’Auser, impegnati a far rispettare le regole anti-covid davanti alle scuole, nei mercati, nei musei, nelle biblioteche.

Con la loro presenza garantiscono la sicurezza dei più piccoli e il loro contributo, in questo anno scolastico segnato dall’emergenza sanitaria, si sta rivelando sempre più importante. Una figura, quella del «nonno vigile», che dà la possibilità di vivere la cosiddetta «terza età» come risorsa e servizio gratuito alla comunità. Un modo per mettere a frutto la voglia di offrire la propria esperienza ed essere presenza amica accanto agli studenti di ogni età.

«Alberi che continuano a portare frutto», li ha definiti papa Francesco, che molte volte ha espresso il desiderio che gli anziani venissero considerati elemento importante della società per il sostegno che possono dare ai giovani, portatori di nuove istanze e non solo di bisogni. «La sfida maggiore che, per i prossimi anni, si presenterà alla società – ha detto il pontefice in un discorso all’Associazione Nazionale Lavoratori Anziani – è promuovere con efficacia sempre maggiore le risorse umane di cui sono portatori gli anziani all’interno della comunità. Si tratta di attivare, sul territorio, reti di solidarietà che abbiano come riferimento gli anziani in quanto soggetti attivi protagonisti e non solo oggetto di interventi di tipo assistenziale».

I «nonni civici», infatti, vigilano sugli alunni più piccoli all’entrata e all’uscita dalla scuola, smistano il traffico, aiutano a rispettare le regole necessarie per la prevenzione del Covid: mascherine, distanziamento sociale, percorsi separati per le varie classi. Una presenza massiccia, se si pensa che – come risulta dall’ultimo Bilancio sociale –  sono circa 1000 le scuole in Italia che usufruiscono del loro importante contributo. Ma gli oltre dodicimila volontari dell’associazione Auser sono impegnati anche con il piedibus, il servizio di accompagnamento a piedi dei bambini, si prendono cura delle aree verdi del proprio comune, sono presenti nei musei, nelle biblioteche, nelle isole ecologiche, nella gestione degli orti urbani. Segno della volontà di rimettersi in gioco, di essere vicini agli altri, di offrire un sorriso e la propria esperienza, di sentirsi parte attiva della società.

La loro presenza è capace di rassicurare e, soprattutto in questo periodo, costituisce un prezioso aiuto per far rispettare le regole sanitarie e il distanziamento sociale anche nei mercati settimanali di molti paesi, per controllare che non si facciano assembramenti, che si indossi correttamente la mascherina e si igienizzino le mani; nei giardini e nei parchi di molte città presidiano gli spazi giochi destinati ai bambini.

La Festa dei nonni, che ricorre il 2 ottobre, sarà un’occasione per fare memoria dell’importante ruolo che essi rivestono all’interno della società, per moltiplicare le occasioni di condivisione e di ascolto. Sarà anche, come ha detto loro papa Francesco, un richiamo all’impegno «a operare per lo sviluppo della cultura della vita, testimoniando che ogni stagione dell’esistenza è un dono di Dio e ha una sua bellezza e una sua importanza, anche se segnate da fragilità».

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