Non teniamo la Bibbia sullo scaffale

L’appuntamento del papa con vescovi e coppie di sposi è iniziato con l’invito a prendere in mano la Parola di Dio, a «leggerla spesso, ogni giorno, sia individualmente che insieme, così la famiglia cresce».
Distribuzione delle Bibbie in piazza San Pietro

«Mentre diamo inizio al Sinodo sulla famiglia, preghiamo il Signore di indicarci il cammino. #prayforsynod». Papa Francesco apre con un messaggio su Twitter l’appuntamento da egli stesso fortemente voluto.

“Sinodo” vuol dire “camminare insieme”: saranno 253 i partecipanti, provenienti da tutti i continenti, al terzo Sinodo straordinario sulla famiglia, in programma in Vaticano dal 5 al 19 ottobre. Tra loro, anche 14 coppie di sposi, suddivise tra esperti e uditori. «Il Sinodo è un evento di tutta la Chiesa», ha affermato e ripetuto papa Francesco, che parte dal cuore delle famiglie stesse, convocate il 4 ottobre in San Pietro per la preghiera collettiva, cui hanno partecipato (in 50 mila persone almeno) anche indirettamente, grazie all’iniziativa “Accendi una luce in famiglia” che chiede ai cristiani di pregare per il Sinodo in forma domestica, ciascuno nella propria casa o in maniera comunitaria. Per guidare tutti i cristiani alla preghiera, uno schema è scaricabile dal sito della Cei (www.chiesacattolica.it/famiglia): nella riflessione c’è spazio per le domande dei più piccoli, per l’invocazione particolare allo Spirito Santo e per una lettera ragionata di un passo del Vangelo.

«Vi invitiamo con gioia alla serata di preghiera – aveva scritto nella sua lettera-invito monsignor Paolo Gentili, riconfermato ai vertici dell’Ufficio nazionale Cei per la pastorale della famiglia – perché in questo modo possiamo vivere insieme un tempo di grazia in attesa del Sinodo».

In occasione dell’Angelus di domenica, 15 mila copie della Bibbia, nell'aggiornata versione dai Testi antichi, sono state distribuite gratuitamente in piazza San Pietro. L'iniziativa è stata promossa dalla Famiglia paolina per celebrare il centenario della fondazione del beato Giacomo Alberione e l'inizio del Sinodo dei vescovi sulla famiglia. Il volume presenta una moltitudine di elementi contenutistici: introduzioni generali e ai singoli libri biblici, note essenziali al testo, un atlante a colori con mappe e ricostruzioni, una guida per catechisti e formatori. Inoltre un piano di lettura in 365 giorni per chi vuole accogliere l'invito del Pontefice a portarla sempre con sé e leggerne un brano ogni giorno dell'anno. «Ma non tenetela sullo scaffale», ha esortato il papa. Il lancio della nuova Bibbia è stato impreziosito domenica sera nella basilica di Santa Maria in Trastevere, grazie alle letture di passi da parte di noti attori del panorama teatrale, cinematografico e televisivo italiano alternati a momenti di canto e danza.

«Tenerla a portata di mano, leggerla spesso, ogni giorno, sia individualmente che insieme, marito e moglie, genitori e figli, magari la sera, specialmente la domenica. Così la famiglia cresce, cammina, con la luce e la forza della Parola di Dio», questo l’invito del papa alle famiglie. Commentando il Vangelo, il santo padre ha ricordato che «la Parola di Dio presenta l’immagine della vigna come simbolo del popolo che il Signore si è scelto»: come una vigna «il popolo richiede tanta cura, un amore paziente e fedele. Così fa Dio con noi, e così siamo chiamati a fare noi Pastori». E ha aggiunto: «Anche prendersi cura della famiglia è un modo di lavorare nella vigna del Signore, perché produca i frutti del Regno di Dio». Ma «perché la famiglia possa camminare bene, con fiducia e speranza», ha ripreso papa Francesco, «bisogna che sia nutrita dalla Parola di Dio».

 «Invito tutti a sostenere i lavori del Sinodo con la preghiera, invocando la materna intercessione della Vergine Maria. In questo momento, ci associamo spiritualmente a quanti, nel Santuario di Pompei, elevano la tradizionale “Supplica” alla Madonna del Rosario. Che ottenga la pace, alle famiglie e al mondo intero», ha concluso.

Dopo l’Angelus infine papa Francesco ha ricordato come negli Usa sia stata proclamata beata suor Maria Teresa Demjanovich, originaria del New Jersey, delle Suore della carità di Santa Elisabetta. «Rendiamo grazie a Dio – ha detto – per questa fedele discepola di Cristo, che condusse un’intensa vita spirituale».

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