Nobile: «I giornalini sono preziosi per la crescita di bambini e ragazzi»

Per Nobile, docente di Letteratura per l’infanzia e l’adolescenza e di Pedagogia della lettura e della letteratura giovanile all’università di Parma, i giornalini promuovono l'amore per la lettura, arricchiscono il patrimonio linguistico e lessicale, ampliano il bagaglio di conoscenze dei giovani lettori, quello che i semiologi chiamano l'"enciclopedia personale" di ciascuno.
Da sinistra, Aurora Nicosia, direttrice di Città Nuova e di Teens, Angelo Nobile, fondatore del premio Città di Chiavari per il miglior giornalino per ragazzi, Sara Fornaro, direttrice di Big Bambini in gamba. Foto dell'Associazione ligure letteratura giovanile.
Da sinistra, Aurora Nicosia, direttrice di Città Nuova e di Teens, Angelo Nobile, fondatore del premio Città di Chiavari per il miglior giornalino per ragazzi, Sara Fornaro, direttrice di Big Bambini in gamba. Foto dell'Associazione ligure letteratura giovanile.

Angelo Nobile è il fondatore del premio nazionale Città di Chiavari per il miglior giornalino per ragazzi, promosso dall’Associazione Ligure Letteratura Giovanile e dal Comune ligure, che quest’anno è giunto alla XIV edizione. Tra i premiati, ci sono stati anche i giornalini di Città Nuova.

Teens, il giornale per i ragazzi fatto dai ragazzi, ha ricevuto il «premio per le migliori rubriche, per il coinvolgimento dei lettori a livello redazionale e per l’attenzione alla multiculturalità e alle tematiche ambientali».

Il giornalino Big bambini in gamba, invece, ha avuto la «menzione speciale per la qualità dei giochi e per il contributo all’educazione alla pace».

Ma come nasce questo premio? E cosa possono dare i giornalini ai bambini e ai ragazzi, sempre più spesso legati a dispositivi e giochi elettronici? Ce lo spiega lo stesso Nobile, docente di Letteratura per l’infanzia e l’adolescenza e di Pedagogia della lettura e della letteratura giovanile all’università di Parma. 

Professore, com’è nata l’idea di dar vita ad un premio nazionale per i giornalini per ragazzi, in un momento storico in cui sono sempre meno quelli che leggono?
Memore delle letture della mia lontana fanciullezza (ero un assiduo e affezionatissimo lettore del Corriere dei piccoli, ma anche di fumetti), mi sono sempre interessato alla stampa periodica per ragazzi. Anche nel mio primo saggio, edito nel 1990 da La Scuola di Brescia col titolo di Letteratura giovanile. L’infanzia e il suo libro nella civiltà tecnologica, tradotto in lingua spagnola col titolo di Literatura infantil y Juvenil, ho dedicato un denso paragrafo ai giornalini. Prima di approdare all’università come docente di Letteratura per l’infanzia e l’adolescenza e di Metodologia dell’animazione e del gioco, quando ero ancora dirigente scolastico del 2° Circolo Didattico di Chiavari (si era alla fine degli anni Novanta del secolo scorso), ho istituito nella mia direzione una ricchissima emeroteca comprendente una trentina di giornalini, una parte dei quali in lingua straniera, principalmente della Bayard Presse. Purtroppo dopo di me l’esperienza è stata lasciata cadere. Nel 2003 ho fondato a Chiavari l’Associazione Ligure Letteratura Giovanile; consapevole che questa particolare stampa era in difficoltà, per una serie di cause, che si sono poi aggravate nel tempo, e convinto della sua non venuta meno missione formativa, informativa e ricreativa, ho pensato di proporre al Comune (una iniziativa di questo respiro necessitava di sostegno, anche finanziario) l’istituzione di un premio nazionale, che abbiamo intitolato “Città di Chiavari”, rivolto ai giornalini. Con lo scopo di promuovere, sostenere, incoraggiare, far conoscere, valorizzare questa stampa periodica e maturare consapevolezza del suo prezioso apporto alla formazione del bambino, quale proficuo mezzo di impiego del tempo libero. Mi ero infatti avveduto che, mentre esisteva un’infinità di premi letterari e di poesia, nessuno in Italia aveva pensato a creare un premio per i giornalini. Ecco, in sintesi, le ragioni della istituzione del Premio, che è giunto quest’anno alla XIV edizione, dopo quattro anni di forzata interruzione causa pandemia.

Nel tempo, la formula del Premio si è modificata…
Inizialmente la formula del premio prevedeva una sua rotazione triennale: il primo anno giornalini per gli 0-6 anni; il secondo per i 7-11 e il terzo per i 12-15, per poi riprendere con i giornalini per la prima e la seconda infanzia. Fino al 2016 il premio era annuale, poi l’abbiamo biennalizzato, perché richiede un grande impegno organizzativo. Da quest’anno abbiamo inserito una sezione del premio per i 12-15 anni all’interno del premio per i 7-11, perché i giornalini superstiti per l’adolescenza sono pochissimi, dopo la dolorosa cessazione di Mondo Erre e di Dimensioni nuove, per cui non si giustificava una edizione del Premio dedicata soltanto a loro. È vero che i bambini (e non soltanto loro) leggono poco, limitati da un tempo libero sempre più ristretto e fagocitati da altre occasioni di intrattenimento e di svago, dalla TV a Internet ai videogiochi. Ma sono convinto che il giornalino, se riusciamo ad affezionare il bambino a questa stampa periodica, possa rappresentare una opportunità unica di ricreazione, di formazione e di informazione, oltre che di allargamento degli orizzonti cognitivi e di maturazione di spirito critico e di autonomia di giudizio. Ma occorre un impegno solidale di famiglia e di scuola, volto ad assicurare una posizione non marginale di questa stampa nella giornata del bambino/ragazzo. Così come alla scuola competerebbe utilizzare il giornalino nella quotidiana attività didattica. Purtroppo questa stampa risulta scarsamente conosciuta sia a livello familiare, sia scolastico (del resto, in molti casi è acquisibile soltanto attraverso il canale dell’abbonamento), e sono pochissimi i docenti che sottoscrivono abbonamenti per la loro classe, che mettono questi giornalini a disposizione dei propri scolari e che li utilizzano all’interno della quotidiana attività di insegnamento. Di qui le ragioni della istituzione del Premio, che ha finalità promozionali, prima ancora che selettive.

In che modo la lettura di questi giornalini può aiutare i bambini e i ragazzi?
Con esclusione dei periodici più commerciali, superficiali e consumistici, i molti giornalini di interesse educativo contengono al loro interno scelte letture, servizi di attualità, pagine di informazione e di documentazione, rubriche, in qualche caso anche la “posta dei lettori”, accanto a fumetti, giochi e proposte di attività. Non hanno quindi soltanto uno scopo e un valore ricreativo, comunque importante e irrinunciabile, ma promuovono l’amore per la lettura, arricchiscono il patrimonio linguistico e lessicale, ampliano il bagaglio di conoscenze dei giovani lettori, quello che i semiologi chiamano l'”enciclopedia personale” di ciascuno. Al tempo stesso maturano spirito critico e autonomia di giudizio, acuiscono sensibilità umane e sociali (per es. attraverso articoli che concernono le popolazioni del terzo mondo) ed anche ecologiche, orientano bambini e ragazzi verso comportamenti socialmente responsabili, li aiutano a costruirsi un proprio progetto di vita. Attraverso scelti servizi e biografie diffondono una cultura della legalità, aprono a valori etici e civili, predispongono all’accettazione e all’inclusione nei confronti della “diversità”, sia essa rappresentata dalla disabilità, dall’appartenenza ad altri credo religiosi, razze e culture o da altri “simboli di stigma”. E soprattutto si fanno portavoce dei valori della pace e della convivenza civile. Più in generale, concorrono alla formazione integrale della persona in tutti i suoi aspetti e dimensioni, non esclusa la sfera religiosa.

Cosa pensa, lei personalmente, dei giornalini Big Bambini in gamba e Teens di Città Nuova?
Entrambi i giornalini, pur destinati a differenti fasce di età, sono preparati con entusiasmo, passione e senso di responsabilità educativa. Di Big bambini in gamba, apprezzo l’ordinata impaginazione, le accattivanti illustrazioni, i simpatici fumetti, gli scelti racconti, i servizi di informazione/divulgazione su temi di attualità, gli inviti all’attività manuale, l’impegno a favore dell’educazione civica e  di comportamenti rispettosi dell’ambiente, gli esempi proposti attraverso storie vere, le  pagine rivolte agli educatori (forse troppo estese rispetto alle dimensioni del giornalino). Un bel gionalino, quindi, da proporre ai bambini dai sette ai nove anni con sicuri esiti formativi, informativi e ricreativi.

Teens, rivolto a preadolescenti e adolescenti, addita modelli ed esempi ai giovani lettori con lo scopo di maturare spirito critico, sensibilità umana e sociale e costruire una società migliore. Anche in questo giornalino è particolarmente apprezzabile il costante impegno ecologico-ambientalistico, nel mentre con accurati servizi di informazione allarga gli orizzonti cognitivi dei giovani lettori, soffermandosi su temi di pregnante attualità, all’interno di articolati numeri monotematici. Interessanti le pagine dedicate al cinema e alla musica, anche in dimensione storica. A mio giudizio da un punto di vista grafico e dell’impaginazione potrebbe essere ancora migliorato.

Per informazioni:

Giornalino Big bambini in gamba,: big@cittanuova.it

Teens: rete@cittanuova.it

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