Niente alcol, meglio fare sport

Una legge proibitiva vorrebbe spostare gli interessi dei locali dalle bevande inebrianti all’attività fisica. Il presidente dà l’esempio. Ma il Paese va sempre peggio

Nella grande Asia centrale, i Paesi ex-sovietici non brillano certo per tasso di democrazia, per apertura, per capacità inclusive. Sono Paesi, salvo il Kirghizistan, in cui la vecchia nomenklatura sovietico-comunista ha avuto la prontezza di cambiare la giacca e di inventarsi post-comunista. Tiziano Terzani, nel suo Buongiorno Lenin, ha descritto in modo magistrale questa mutazione non genetica ma di pelle. Mutazioni camaleontiche.

Questi Paesi ex-sovietici, dunque, brillano semmai per apertura al dollaro più che ai diritti, o ancora per la difesa delle proprie tradizioni culturali. Il Turkmenistan è il Paese certamente più chiuso rispetto ai vicini Kazakistan, Uzbekistan, Tajikistan e Kirghizistan. Un esempio di questa sua chiusura è proprio di questi giorni.

In Turkmenistan, in effetti, è entrata in vigore una nuova legge che limiterà drasticamente le vendite di alcol. L’alcol nel paese a stragrande maggioranza musulmana, sarà vietato su treni, aerei, traghetti e impianti sportivi. Il Paese, che conta circa 5,6 milioni di persone, proibirà anche la vendita di alcolici nelle festività nazionali, così come il sabato e la domenica in tutti i luoghi pubblici, tranne bar e ristoranti.

Attualmente in preda a una grave crisi economica con alti tassi di disoccupazione e inflazione, e una crescente penuria di generi alimentari, il Turkmenistan è governato dal presidente Gurbanguly Berdymukhammedov, che si atteggia ad atleta che eccelle in molti sport diversi, esortando spesso i cittadini turkmeni a praticare sport e a trascurare l’alcol, molto diffuso.

D’altronde Berdymukhammedov si è impegnato a rendere il Paese “senza tabacco” entro il 2025. Nel suo discorso per il nuovo anno alla nazione turkmena, il presidente ha dichiarato: «Continueremo a modernizzare il sistema di protezione della salute. Un’attenzione particolare sarà rivolta all’affermazione di uno stile di vita sano nella società».

Ha anche ricordato che l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 3 giugno come la Giornata mondiale della bicicletta su iniziativa del Turkmenistan, aggiungendo che «presteremo molta attenzione allo sviluppo dello sport nel nuovo anno».

I più letti della settimana

Chiara D’Urbano nella APP di CN

La forte fede degli atei

Mediterraneo di fraternità

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons