Naviganti speciali sul mare di Bari

L’estate è un periodo in cui si stacca con l’ordinarietà, un modo per pensare a se stessi dedicandosi alle vacanze e al relax, ma per il vigile del fuoco Giuseppe Valrosso è stata anche l’occasione per curare il bene comune: ha messo a disposizione il suo gommone per portare a largo ragazzi autistici

A volte dare del tempo gratuito è un gesto che arricchisce e l’ha scoperto Giuseppe Valrosso, un vigile del fuoco di Bari, che durante il periodo estivo, spinto dall’onda della solidarietà, ha messo a disposizione il suo gommone parcheggiato nella zona nord del capoluogo pugliese, per portare a largo i ragazzi autistici e offrire gratuitamente un’esperienza terapeutica.

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Per un vigile del fuoco quale mezzo di comunicazione è stato utile per invitare i ragazzi sulla sua barca? In maniera casuale, come capita in questi casi, i social vengono in aiuto e allora da un semplice post sul suo profilo a fine luglio: «Regalo a mie spese giro in barca a ragazzi autistici, gratuitamente, zona Bari», l’estate di Giuseppe è stata travolta da centinaia di richieste di famiglie per il giro in barca dei loro figli in un tragitto che percorre l’elegante Lungomare del centro cittadino.

Quel semplice messaggio, oltre a circolare sul web, ha scatenato interesse tra i giornali e le televisioni. Giuseppe non si aspettava così tanta celebrità da un gesto spontaneo e semplice, ma soprattutto che il suo appello fosse stato accolto totalmente: «Il riscontro del benessere dei bambini è totale: la felicità che loro provano durante questa esperienza è indescrivibile. Bisognerebbe stare vicino solo per capire», dice con stupore.

Dopo il contatto via social, con una turnazione di tre ragazzi per volta insieme ai genitori, il suo gommone di 8 metri si riempie di sorrisi e di gioia a largo di Bari, dove è prevista anche una pausa-bagno: «Mi interfaccio direttamente con i genitori, poi sulla barca vedo la felicità nei loro occhi – dice –. Io non sono un esperto, non conosco le tecniche per gestire le emozioni di questi ragazzi, però posso testimoniare che nessuno di loro ha avuto paura o si è sentito frustrato. Anzi forse le onde del mare, forse la novità dell’esperienza sembravano davvero rilassati. Anche i genitori mi hanno confermato che è terapeutico per i loro bambini».

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I commenti che appaiono sul profilo di Giuseppe rappresentano una testimonianza: «Il tuo è un grande esempio di senso civico e morale. Da papà di un bambino autistico posso semplicemente ringraziarti sperando che la tua iniziativa sia da monito per tutti. Abbiamo bisogno di non sentirci soli». E ancora un nonno di un bambino: «Grazie di sostenerci con un gesto d’amore: è ciò che cogliamo dal mondo per rafforzare il nostro bene per gli altri». Non mancano i commenti di una mamma: «Oggi ho provato un’emozione indescrivibile, pari alla nascita di mio figlio. Regalare un sorriso a questi ragazzini speciali non ha prezzo. Ci vuole veramente poco, in cambio ti regalano tanto».

Fino ad ora sono state organizzate tre uscite in barca, l’ultima a inizio settembre, ma l’intenzione è di continuare a remare gesti di generosità: «Senza dubbio fin quando le giornate soleggiate lo permetteranno, da noi l’estate solitamente si prolunga, qualche altro giro in barca è garantito». Inevitabilmente per effettuare un giro in barca si è vincolati dalle condizioni meteorologiche dato che insieme al vigile del fuoco si imbarcano dei bambini con bisogni speciali e il mare non può fare dispetti. Occorre la massima sicurezza.

Utilizzare un gommone di 8 metri comporta alcune spese, ma Giuseppe continuerà a portare i bambini con lo spettro autistici finché potrà farlo: «Grazie alla notizia rimbalzata su numerose testate giornalistiche sono giunti i primi sostegni. Un privato di Altamura, nella provincia di Bari, ha donato dei buoni benzina, mentre un panificio ha donato la merenda». Sono piccoli gesti che stanno continuando a far circolare la generosità. Certamente il desiderio è di poter continuare ancora con questa iniziativa a cui aggiungere l’attività della pesca e per questo Valrosso lancia un appello affinché possano avvicinarsi persone che possano contribuire: «Servirebbero altri contatti per aiutarmi a coprire le spese». Il “marinaio volontario” mette a disposizione gratuitamente tempo e gommone perché «tutto questo vale più di una valigia di soldi e per me si è rivelata una cosa inaspettata e sorprendente: vedere sorridere questi bambini è fantastico».

Le pratiche virtuose, come questa proposta di un semplice cittadino che offre qualcosa di personale per gli altri, per i bambini autistici, rientra in quella catena della solidarietà vera. Altri amici del vigile del fuoco e anche persone in altre parti d’Italia, desiderano utilizzare il proprio gommone o imbarcazione per ospitare e far navigare i sorrisi dei più piccoli.

 

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