Naufragio in Mozambico: 98 morti

Un’imbarcazione che trasportava almeno 130 persone è affondata domenica 7 aprile lungo la costa settentrionale del Mozambico. Secondo i media locali, nel naufragio hanno perso la vita più di 98 persone, in gran parte bambini.
Foto presa dal profilo X di @AsgardIntel

Il battello era sovraccarico e navigava tra Lunga e Isola di Mozambico, situata al nord del Paese all’ingresso della baia di Mossuril, sede dell’antica capitale della colonizzazione portoghese dell’Africa orientale, dichiarata patrimonio mondiale dall’Unesco.

Le autorità locali hanno affermato che si trattava di un peschereccio che stava cercando di allontanarsi dalla terraferma a causa di false informazioni su un’epidemia di colera. «L’imbarcazione è affondata perché era sovraccarica e inadatta al trasporto di passeggeri», ha spiegato domenica sera Jaime Neto, segretario di stato della provincia di Nampula.

Tra i passeggeri alcuni si recavano ad una fiera, e molti altri cercavano di sfuggire ad un’epidemia di colera, che ha colpito la regione negli ultimi mesi. «L’acqua ha riempito la barca… ed è avvenuta la tragedia», ha detto all’emittente nazionale Tvm, Menque Amade, un membro dell’equipaggio sopravvissuto all’incidente. Dei 130 passeggeri del natante, undici sono già stati ricoverati in ospedale.

Le autorità hanno negato l’esistenza dell’epidemia di colera nel territorio di Lunga, definendo false le voci che erano state diffuse. Secondo alcuni abitanti del villaggio dal quale era partita l’imbarcazione, le autorità sanitarie avevano recentemente intensificato le misure di sensibilizzazione e prevenzione dal colera. Ma la maggiore presenza di medici ha probabilmente spaventato i residenti, spingendone alcuni a fuggire. Il presidente della Commissione dell’Unione africana, Moussa Faki Mahamat, ha presentato su X le sue «più sentite condoglianze al governo e al popolo del Mozambico».

Secondo le statistiche del governo, il Mozambico ha registrato quasi 15 mila casi di malattia trasmessa dall’acqua contaminata e 32 persone sono morte da ottobre, ma si sospetta che i numeri reali siano molto più alti. Secondo Unicef, l’epidemia di colera sarebbe la peggiore degli ultimi 25 anni. Un terzo dei casi rilevati in Mozambico sono stati registrati proprio nella provincia di Nampula, in cui si trova Isola di Mozambico, dove è avvenuto il naufragio dei giorni scorsi. Tra le cause dell’epidemia ci sarebbero le alluvioni che hanno interessato diversi Paesi della regione, peggiorando le condizioni già precarie dei sistemi di distribuzione e scolo dell’acqua.

La provincia di Nampula negli ultimi mesi ha inoltre accolto numerosi sfollati in fuga da una serie di attacchi jihadisti avvenuti nella vicina provincia di Cabo Delgado, nel nord-est del Paese. Il Mozambico, che conta più di 30 milioni di abitanti, è regolarmente colpito anche da cicloni distruttivi. Il Paese riponeva grandi speranze nei vasti giacimenti di gas naturale scoperti nel 2010 nella provincia settentrionale di Cabo Delgado, al confine con la Tanzania. Ma una guerriglia condotta dal 2017 da jihadisti armati legati allo Stato islamico (Ahlu Sunna wal Jamaa) ha messo fine a questa speranza.

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