In questi primi giorni di novembre ha preso il via, nelle scuole del territorio dell’Arcidiocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni (SA), il concorso “La città che vorrei”, promosso dalla comunità locale del Movimento dei Focolari, con il sostegno di altre comunità della Regione Campania. Il progetto educativo gode del patrocinio dell’editrice Città Nuova e dell’Arcidiocesi.
L’iniziativa, accolta con entusiasmo da studenti e docenti, intende promuovere tra le giovani generazioni una cultura di pace, dialogo e fraternità, invitando tutti a immaginare la città ideale: un luogo in cui la convivenza tra diversi non sia un’utopia, ma la condizione naturale del vivere insieme.
Il concorso si inserisce nel Festival di Città Nuova, un progetto che nei prossimi mesi vuole offrire spazi di incontro, riflessione e partecipazione intorno ai temi dell’educazione, della cittadinanza attiva e del dialogo tra generazioni. È anche un’occasione per far conoscere più da vicino Città Nuova, la rivista e la casa editrice nata dal Movimento dei Focolari, che da oltre sessant’anni diffonde una cultura ispirata ai valori dell’unità e della fraternità.
Il progetto nasce da un’intuizione del 1995 di Aniello Procino, focolarino sposato, che già allora si chiedeva: «Perché non far conoscere Città Nuova nel mondo?». Convinto che l’attività editoriale del gruppo fosse una realtà preziosa ma poco conosciuta al di fuori del Movimento, Procino ha voluto creare occasioni concrete per portare l’ideale dell’unità e della fraternità nel quotidiano, là dove la gente vive e si incontra.
Il concorso è aperto a tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado dell’Arcidiocesi e prevede la possibilità di partecipare singolarmente, in gruppo o per classi intere. Ogni partecipante potrà scegliere il linguaggio che sente più vicino: scritto – con un testo, una poesia, un articolo o un saggio breve – oppure visivo – con un elaborato grafico, una fotografia o un dipinto –. Sono accolti anche progetti musicali o giochi educativi sul tema della cittadinanza attiva.
Tutti gli elaborati dovranno essere inediti e coerenti con il tema, raccontando in modo originale e autentico come immaginare e costruire un mondo più giusto, inclusivo e pacifico. I lavori dovranno essere inviati entro il 20 aprile 2026; una commissione composta da rappresentanti dell’editrice Città Nuova, docenti designati dai dirigenti scolastici, delle scuole partecipanti, e membri della comunità valuterà i progetti sulla base di criteri di coerenza, creatività e capacità comunicativa. I vincitori riceveranno premi in denaro da 100 a 350 euro, suddivisi per ordine di scuola.
Ma il valore più grande dell’iniziativa va ben oltre i premi: sta nell’aprire un dialogo nuovo con i giovani, nel condividere con loro la speranza di una società fondata sulla fraternità e sulla partecipazione. «Dobbiamo sporcarci le mani, non essere autoreferenziali – afferma Aniello Procino – il Movimento dei Focolari deve uscire, farsi prossimo, costruire ponti».
Il concorso culminerà proprio nella giornata del Festival, quando si terrà la cerimonia di premiazione dei lavori vincitori: il cuore di questo progetto, una festa aperta a studenti, famiglie e cittadini, con musica, presentazione di libri, sapori del territorio e momenti di condivisione. Sarà anche un’occasione per presentare la missione culturale di Città Nuova, dando spazio al dialogo e alla curiosità.
E, chissà, forse qualcuno si chiederà: «Cos’è questa Città Nuova?», una domanda semplice, capace di aprire orizzonti.