Napoli, tutto sui programmi

Prosegue la nostra presentazione dei progetti dei candidati, per aiutare gli elettori a scegliere criticamente
Lettieri De Magistris

Prosegue la nostra presentazione dei programmi elettorali, in vista dei ballottaggi per le elezioni amministrative. Oggi andiamo a Napoli, dove i cittadini sceglieranno tra il candidato del Pdl Gianni Lettieri – che ha ottenuto il 38, 6 per cento al primo turno – e quello dell’Italia dei Valori, Luigi De Magistris – con il 27,4 per cento dei voti.

 

Lettieri propone un programma articolato su sei “idee di città”, ciascuna divisa in dodici punti, che riassumiamo:

 

  • La città trasparente: una legge obiettivo per Napoli che consenta anche interventi in deroga per riqualificare la città, provvedimenti volti a garantire un filo diretto con i cittadini, disponibilità online di documenti e programmi, promozione di buone pratiche, istituzione di un garante per la trasparenza, vendita dei beni comunali non strategici.

  • La città che funziona: portare la raccolta differenziata al 50 per cento in tre anni, realizzazione di un sito di compostaggio e dieci isole ecologiche, introduzione dell’Ecopass, diffusione del fotovoltaico, installazione di telecamere per la sicurezza, potenziamento dei mezzi pubblici e della mobilità sostenibile, espansione delle ZTL, apertura pomeridiana delle scuole nei quartieri a rischio.

  • La città che produce: nascita di una banca per il microcredito, sportelli università-impresa e per le imprese, prepensionamento di 5 mila dipendenti comunali e assunzione di 1500 giovani laureati, selezione dei consulenti in collaborazione con le università, spazi ad hoc per mercati etnici e venditori ambulanti, incentivi fiscali per l’apprendistato e per gli esercizi commerciali che rimangono aperti durante le ferie, controlli mirati per la sicurezza sul lavoro, creazione del Napoli Convention Bureau per l’organizzazione di grandi eventi.

  • La città su misura: nuovo assessorato alla Famiglia, scuola e bambini, sostegno alle famiglie a basso reddito, parcheggi e tariffe agevolate sui mezzi pubblici per le mamme, potenziamento dell’offerta di asili nido, introduzione della figura del “nonno civico”, adozione a distanza dei ragazzi meno fortunati della città, abbattimento delle barriere architettoniche, progetti contro la violenza sulle donne, sportelli comunali per l’assistenza agli immigrati, realizzazione della “villa del cane”, housing sociale e collegamento con le reti di volontariato.

  • La città si fa bella: educazione alla legalità, wi-fi gratuito, nuova disciplina delle gare d’appalto per la manutenzione stradale, nascita del Marchio Napoli per strutture ricettive d’eccellenza, sostegno alle produzioni cinema e tv che scelgono Napoli come set, selezioni di artisti di strada, piano di formazione per l’accoglienza dei turisti per vigili e operatori commerciali e creazione di infopoint, creazione di un museo della musica.

  • La città che verrà: lancio di un piano per il sottosuolo, rifacimento dell’infrastruttura idrica, azioni per la balneabilità, riqualificazione dell’ingresso in città dall’autostrada, progetto per il Molo San Vincenzo, proposta di vendita di Palazzo Fuga alla Regione Campania per ottimizzare i costi, istituzione di un dipartimento per il centro storico, comitato di collegamento con l’Expo 2015 di Milano, piano di interventi per strutture sportive moderne, presentazione della candidatura di Napoli per una delle tappe dell’America’s Cup.

 

Per i dettagli dei singoli punti, clicca qui.

 

Il programma presentato da De Magistris, nato anche sulla base dei contributi degli elettori sul sito del candidato – un “programma partecipato”, come è stato definito dal candidato Idv – si articola in sintesi sui seguenti punti:

 

  • Ambiente, energia e rifiuti: raccolta differenziata porta a porta in tutti i quartieri; incentivi alla vendita di prodotti domestici alla spina e con vuoto a rendere; bonifica di ex aree industriali inquinate; recupero degli spazi verdi abbandonati; energie verdi e certificazioni Emas per gli edifici pubblici.

  • Acqua e beni comuni: abbandonare il ricorso alle società di capitali per la gestione dell’acqua; installazione di fontane pubbliche che dispensino gratuitamente acqua microfiltrata e gassata; garantire il governo condiviso dei beni comuni attraverso un ricorso più esteso agli strumenti di democrazia deliberativa previsti nel Testo unico degli enti locali.

  • Amministrazione e trasparenza: istituzione di un nucleo di valutazione collegiale, terzo ed imparziale, per l’attività dell’amministrazione; tagli alle consulenze esterne e accorpamento delle partecipate; piano di informatizzazione per rendere tutti i documenti disponibili online; istituzione del bilancio partecipato e promozione della partecipazione della cittadinanza a consigli comunali allargati.

  • Lavoro: istituzione di micro incubatori d’impresa, agenzie di sviluppo locale e sportelli di microcredito, soprattutto per giovani e donne

  • Politiche sociali: istituzione di un garante sui problemi della salute e della disabilità; potenziamento dell’offerta di asili nido; attivazione di progetti a sostegno di anziani, famiglie e fasce deboli, come senza fissa dimora e donne maltrattate.

  • Trasporti e viabilità: istituzione di ZTL estese e di una consulta per la viabilità; potenziamento del trasporto pubblico e della mobilità sostenibile (car e bike sharing); tariffe speciali per famiglie ed enti che hanno sottoscritto il Piano di spostamenti casa-lavoro

  • Urbanistica e sicurezza: riqualificazione del patrimonio immobiliare specifico di ciascun quartiere; installazione di telecamere per garantire la sicurezza; istituzione del numero europeo unico di soccorso.

 

Per i dettagli di ciascuno di questi punti e leggere che cosa ciascun progetto prevede nello specifico, leggi qui il programma completo.

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