I murales sul cinema trasformano un borgo calabrese

L'artista calabrese Laura Castellucci valorizza il proprio borgo d'origine con murales tratti dai grandi classici del cinema di tutti i tempi per riaccendere bellezza e speranza nel futuro
Murales borgo calabrese
Un vero e proprio pubblico a cielo aperto percorre la galleria di scene cinematografiche regalata dai murales dell'artista Laura Castellucci per le stradine di Sant'Agata di Esaro (CS). Qui in primo piano la rappresentazione de "Il monello" di Charlie Chaplin (Foto: Laura Castellucci)

Al nord della Calabria in provincia di Cosenza, a 461 metri sul livello del mare sorge un antico borgo: Sant’Agata di Esaro, un comune di quasi 1.700 abitanti. Da febbraio 2022 le sue pittoresche vie albergano a preziosi personaggi che hanno costruito la storia del cinema. Il volto di questo piccolo centro si è trasformato in un museo all’aperto della settima arte grazie all’iniziativa di una giovane artista, cresciuta in questi luoghi: Laura Castellucci.

Questa talentuosa creativa ha sempre sognato di rendere omaggio alla sua terra di origine attraverso la sua arte poiché: «è un progetto che avevo in mente di realizzare ma avevo bisogno di una spinta», afferma. Così ha pensato ad un itinerario di murales incentrati sui classici del grande schermo. Dopo il tempo della pandemia con la ripresa dell’economia e del turismo un assessore comunale del luogo ha invitato a decorare lo spazio urbanistico del proprio paese.

Murales borgo Calabrese
Gli spettatori percorrono la galleria cinematografica regalata dai murales dell’artista Laura Castellucci per le stradette di Sant’Agata di Esaro. In primo piano una scena da “Totò, Peppino e la malafemmina”, sullo sfondo Stanlio e Ollio nel film “Tempo di pic-nic (A Perfect Day)” (Foto: Laura Castellucci)

Il primo murale a prendere vita sulla via di Santa Lucia ci fa gustare la scena indimenticabile del primo lungometraggio prodotto e interpretato da Charlie Chaplin: Il Monello nel 1921. Dall’inizio Laura ha voluto mettere nel progetto il suo percorso artistico, ma soprattutto la sua storia: «non casualmente l’ho fatto sul muro della casa dei miei nonni materni perché lì è stato il mio punto di partenza» sottolinea, inoltre «in questa via si trova la chiesetta dove si sono sposati i miei genitori. Quindi questa via è la via che rappresenta sostanzialmente la mia infanzia», aggiunge, e si emoziona nel ringraziare la sua famiglia, specialmente nonno Alfredo, anch’egli pittore, la mamma Enza e papà Antonio che le hanno trasmesso la passione verso la pittura e il cinema, che lei ha saputo coltivare.

Le reazioni e le impressioni positive della comunità hanno incoraggiato l’artista a continuare con la realizzazione di altri quattro murales. Ora camminando per la via di Santa Lucia di Sant’Agata di Esaro si compie un viaggio nella commedia, nell’avventura e nel western. Ogni murale è un capolavoro, una vera e propria opera d’arte che racconta il film.

Murales borgo calabrese
Per le vie di Sant’Agata di Esaro (CS) i murales dell’artista calabrese Laura Castellucci: in primo piano Alberto Sordi nella famosa scena da “Un americano a Roma”, a sinistra lo sfondo diventa western con “Lo chiamavano Trinità” (Foto Maria Elena Rojas)

E mentre le vie del paesino calabrese si sono popolate dei protagonisti di quelle pellicole immortali che hanno segnato l’immaginario collettivo degli italiani, il luogo è diventato più allegro e meno solitario. Dieci, quindici giorni o un mese di lavoro indistintamente per ogni opera sono stati anche momenti preziosi di dialogo tra l’artista, adulti, giovani e bambini curiosi, testimoni di come i personaggi in vernice bianco e nero prendevano forma, cambiando l’aspetto alla via, agli incontri, ai litigi, agli scherzi, al vociare e ai giochi.

L’emozione di Laura è grande accompagnando i suoi concittadini e i turisti in questa galleria di scene cinematografiche, quando scorge che il visitatore veste i panni di spettatore ricordando il film e la scena dipinta sul muro. La sorpresa, l’allegria e la nostalgia dei santagatesi e dei visitatori viene tutta fuori e non manca chi si commuove fino a piangere.

Il successo di questa singolare iniziativa artistica nel borgo calabrese si è palesato decisamente nei momenti in cui il paese ha visto decine di turisti da tutta la regione ed oltre, come ad esempio in ottobre scorso per la Sagra della Castagna. Una vera platea a cielo aperto è rimasta estasiata da questa novità che mostra la bellezza delle sfumature bianco e nero tra scene di film che non tramonteranno mai.

Valorizzare il proprio borgo attraverso l’arte è il compito di questa ingegnosa artista che lo fa con grande amore e convinzione, resistendo all’idea “che qui non c’è futuro e bisogna solo di andare via”, come spesso succede ai giovani a queste latitudini. «È un regalo che sto facendo a Sant’Agata, lo sto facendo con il cuore», ci dice Laura con uno sguardo scintillante che conferma la bellezza sia estetica che interiore.

L’artista ha già trovato posto per il sesto murale: vicino alla chiesetta di Santa Lucia, angolo emblematico di questo borgo per suoi abitanti. Quando chiediamo quale sarà la prossima scena e il protagonista del suo nuovo lavoro, Laura sorride, «è una sorpresa» ci dice e anticipa solo che sarà un soggetto famoso del cinema italiano.

Allora vale davvero la pena mettersi in viaggio, godersi la strada e arrivare in questo posto di autentica cultura italiana.

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