1. Sri Lanka. X-Press Pearl, la nave cargo che trasportava sostanze chimiche pericolose e ha preso fuoco lo scorso 21 maggio, è affondata al largo delle coste dello Sri Lanka. La fuoriuscita dai serbatoi di centinaia di tonnellate di carburante potrebbe avere conseguenze devastanti per la fauna e la flora marine. Falliti a causa del maltempo i tentativi di salire a bordo da parte dei soccorritori per valutare la possibilità di rimetterla a galla e spostarla più lontano. Non è solo il petrolio a minacciare l’ecosistema marino: nei container erano presenti lingotti di piombo, acido nitrico e altri prodotti cosmetici.
2. Israele. Mercoledì i principali partiti di opposizione potrebbero aver trovato un accordo per formare un governo di coalizione che potrebbe mettere fine a 12 anni di governo ininterrotto del Likud, il partito conservatore del primo ministro Benjamin Netanyahu. L’accordo di governo è stato siglato da otto partiti di opposizione: i centristi di Yesh Atid e Blu e Bianco, i partiti di destra Casa Nostra, Yamina e Nuova Speranza, i Laburisti, il partito di sinistra Meretz e il partito di arabo-israeliani Lista Araba Unita. L’accordo prevede che fino al settembre del 2023 il primo ministro sia Naftali Bennett, di Yamina, che poi dovrà lasciare l’incarico al leader di Yesh Atid, Yair Lapid. La coalizione dovrà comunque ottenere la fiducia dal Parlamento israeliano: il voto è previsto per la prossima settimana.
3. Italia. A partire dal 3 giugno secondo le indicazioni del commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo, le Regioni si sarebbero dovute adeguare per aprire le vaccinazioni a tutte le fasce d’età. Le varie amministrazioni si stanno però muovendo in ordine sparso. Intanto, Governo e Regioni hanno trovato l’accordo sulla capienza per bar e ristoranti: in zona bianca sarà possibile sedersi al tavolo fino a 6 persone al chiuso, senza limite di posti all’aperto. In una circolare inviata alle Regioni da Figliuolo si chiedono procedure più flessibili di prenotazione del vaccino, per evitare in vista dell’estate che il richiamo capiti mentre si è in vacanza.
4. Funivia Stresa Mottarone. L’impiego massiccio dei cosiddetti “forchettoni” per non far scattare i freni d’emergenza potrebbe aver scaricato una tensione eccessiva sulla fune e, quindi, la rottura all’altezza dell’attacco del carrello. È una delle ipotesi al vaglio dei consulenti della procura di Verbania per fare luce sulla cause dell’incidente dello scorso 23 maggio costato la vita a 14 persone. Secondo tre nuovi video ricevuti dalla procura, i forchettoni che hanno bloccato i freni di emergenza della funivia erano stati montati già nel 2014, nel 2016 e nel 2018. Intanto, si scopre che Luigi Nerini, gestore dell’impianto della funivia, scarcerato e attualmente indagato per la tragedia del Mottarone, era già sotto indagine per due incidenti in cui sono rimasti feriti un passeggero e un dipendente, avvenuti sull’impianto Alpyland.
Per approfondire questa notizia vi invitiamo a leggere l’articolo: “Funivia del Mottarone: prevenzione, intelligenza e responsabilità”; “Funivia Stresa Mottarone, l’impianto era stato Manomesso. Il dolore della comunità”.
5. Mafia. Giovanni Brusca, il boss di Cosa Nostra, responsabile di centinaia di omicidi e stragi, è tornato lunedì in libertà dopo aver quasi finito di scontare la pena, ridotta da 26 a 25 anni per buona condotta. Ma per i prossimi quattro anni resterà tecnicamente in regime di libertà vigilata. Brusca è un pentito e come tale ha usufruito di uno sconto di pena. L’opinione pubblica si è divisa, tra la condanna morale e il rispetto dell’accordo di collaborazione da parte dello Stato. «Addolorata, ma è la legge voluta da mio fratello», ha detto Maria Falcone, sorella del giudice antimafia Giovanni, morto nella strage di Capaci, in cui Giovanni Brusca schiacciò il telecomando che fece saltare l’autostrada. «Non chiedetemi di perdonarlo». Così all’Agi Nicola Di Matteo, fratello del piccolo Giuseppe, fatto strangolare da Brusca nel ‘96 e poi sciolto nell’acido, perché figlio del pentito Santino Di Matteo.
Per approfondire questa notizia vi invitiamo a leggere l’articolo: “Giovanni Brusca tornato in libertà: è giusto?”