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Netanyahu accolto negli Usa nonostante la richiesta d’arresto della Corte penale internazionale

a cura di Giustino Di Domenico

Relazioni internazionali sempre più messe in difficoltà nelle loro fondamenta dalla esibita impunità dei ricercati dalla Cpi.

Dopo l’Ungheria arriva dagli Usa un attacco alla Corte penale internazionale (Cpi). Donald Trump ha accolto nello studio ovale il premier Beniamin Netanyahu nonostante la richiesta d’arresto per crimini di guerra disposto dalla Cpi nel novembre 2024 nei confronti del capo di governo di Tel Aviv.

Nelle stesse ore, come riporta Rainews, arrivano le conferme di quanto denunciato sui media indipendenti: «Le autopsie condotte su 15 paramedici e soccorritori civili palestinesi uccisi dalle forze israeliane a Gaza dimostrano che sono stati colpiti alla parte superiore del corpo con “l’intento di uccidere”, secondo la Mezzaluna Rossa palestinese, che chiede un’indagine internazionale sull’attacco. Lo riporta il Guardian. Le uccisioni sono avvenute nella Striscia di Gaza meridionale il 23 marzo, pochi giorni dopo l’inizio di una nuova offensiva israeliana nel territorio governato da Hamas, e hanno suscitato la condanna della comunità internazionale».

Secondo  Al Jazeera, il numero totale di palestinesi uccisi a Gaza è arrivato 50.810, mentre 115.688 persone sono state ferite dal 7 ottobre 2023.

 

 

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