Parigi: da settembre stop ai monopattini a noleggio
Il referendum promosso dalla sindaca Hidalgo mette al bando monopattini e motorini elettrici a noleggio. Vince il no con quasi il 90% dei voti ma l'affluenza è minima. A rischio 800 posti di lavoro per i tre operatori di sharing
Al referendum consultivo, promosso dalla sindaca socialista Anne Hidalgo e tenutosi ieri 2 aprile, 9 parigini su 10 hanno votato contro i monopattini elettrici e gli e-scooter a noleggio nella capitale francese. Il divieto per la circolazione di questi mezzi entrerà in vigore dal prossimo 1° settembre, quando scadranno i contratti con le tre compagnie di sharing Dott, Lime e Tier Mobility. Introdotti a Parigi nel 2018 i trottinette hanno velocemente affollato le strade della città fino a diventare un «fastidio» – come li definisce la Hidalgo –, per non dire un incubo, per pedoni e automobilisti alle prese con mezzi abbandonati sui marciapiedi e soprattutto guide selvagge, incuranti del codice della strada. Alla decisione ha contribuito infatti i numerosi, continui incidenti, anche gravi e persino mortali, come quello che ha coinvolto Miriam Segato, la ragazza di Capalbio nel 2021 travolta e uccisa sulle rive della Senna da un monopattino con due ragazze a bordo, che non si sono fermate neanche per soccorrerla.
Parigi diventerà così la prima capitale europea a vietare completamente questi veicoli, nonostante l’affluenza al voto sia stata inferiore all’8%, «pressoché solo i contrari al servizio, evidenziando complessivamente che la rilevanza percepita del ’problema monopattini’ è scarsa», sottolinea in una nota Assosharing, l’associazione degli operatori italiani della mobilità condivisa
«Il risultato di questa votazione avrà un impatto diretto sugli spostamenti di 400.000 persone al mese», commentano i tre operatori sharing; si stima infatti che i due-ruote elettrici a pagamento attualmente in circolazione a Parigi siano circa 15 mila, e il divieto metterebbe a rischio 800 posti di lavoro. (AP Photo)