Monsoon wedding

Vincitore un po’ a sorpresa del Leone d’Oro all’ultima Mostra di Venezia, Monsoon wedding è un film che può essere letto da due punti di vista. Da un lato, il tentativo di fare un film sull’India di oggi, sospesa tra modernità e tradizione, in cui ancora si celebrano matrimoni combinati ma in uno scenario sempre più occidentale (si veste griffato, si bevono liquori di marca, si gioca a golf); mentre rimangono intatte tutte le contraddizioni di un paese con milioni di disperati. Dall’altro lato, la regista vuole divertire con una commedia che concentra il proprio sguardo sulle vicende di una famiglia alle prese con il matrimonio della figlia e sulla varia umanità che gravita intorno ai frenetici preparativi delle nozze. Ne emerge un film discontinuo che fallisce laddove intendeva indagare sull’India del terzo millennio. Non basta infatti qualche inserto girato con la camera a mano per le strade di Nuova Delhi a rappresentare il senso di una società sull’orlo del collasso sociale. Per il resto, Monsoon wedding è una commedia tutto sommato piacevole ma non irresistibile, che trova i suoi punti di forza nella galleria di personaggi messi in scena, anche se spesso cede il passo a soluzioni narrative deboli. Regia di Mira Nair; con Naseeruddin Shah, Shefali Shetty, Vijay Raaz. Cristiano Casagni

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