Il mistero di Cheope continua

Una radiografia ottenuta misurando le anomalie nel flusso di muoni che investe la piramide egiziana, ha mostrato l’esistenza di un grande spazio vuoto sconosciuto, proprio al centro della tomba del faraone

Un vero mistero resiste al tempo. E le tre piramidi egiziane della necropoli di Giza si candidano all’oscar in questo campo: sono sempre state, infatti, nei millenni trascorsi dalla loro costruzione, al centro di scavi archeologici e fantasie, fumetti e film, scoperte, ipotesi e… misteri. L’ultima puntata è di pochi giorni fa: la piramide di Cheope, la più grande delle tre, alta 130 metri ed edificata intorno al 2.500 avanti Cristo, sta forse per svelare un nuovo segreto.

Piramide di Cheope

Non è mai stato chiarito il modo con cui è stata costruita, nonostante il resoconto di Erodoto (440 a. C.) e un papiro originale scoperto nel 2013, che descrive la logistica della costruzione. Nonostante gli sforzi, non si è riusciti a stabilire con esattezza se dentro la piramide ci sia qualcos’altro oltre ai vani e alle gallerie già conosciuti.

Per scoprirlo una collaborazione franco-giapponese ha utilizzato una tecnica di imaging offerta dalla fisica delle particelle: in pratica è come se la piramide fosse stata sottoposta ad una sessione di raggi X. Non avendo però a disposizione un macchinario gigantesco, i ricercatori hanno sfruttato una sorgente naturale, i raggi cosmici, particelle cariche che dallo spazio investono continuamente la Terra.

scanpyramids-Piramide di Cheope e muoniQuando interagiscono con gli strati più alti dell’atmosfera, i raggi cosmici producono altre particelle, chiamate muoni, molto veloci e penetranti. I muoni hanno traiettorie diverse a seconda se attraversano uno strato di rocce o di aria, per cui, posizionando opportunamente i rilevatori, è stato possibile scoprire che nella piramide di Cheope c’è un grande spazio vuoto sconosciuto, lungo almeno 30 metri, posto proprio sopra la Grande Galleria che collega le camere già note del re e della regina.

Cosa succederà adesso? Non si può certo fare un buco a caso. Bisognerà probabilmente aspettare anni ed altri studi mirati, prima di riuscire ad accedere allo spazio vuoto per scoprire cosa contiene. Ma vale la pena aspettare. Cheope non ha fretta e continua a tenerci col fiato sospeso.

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