Migranti: mentre decidete, salvateli!

La strage sulla costa crotonese, con decine di morti e decine di dispersi, mette in luce il carattere fallimentare delle politiche italiane ed europee in tema di migrazioni.
migranti
Foto Giovanni Isolino/LaPresse 27 Febbraio 2023 , Italia -Crotone - Steccato di Cutro - news, cronaca - attualita’ . Nella foto: Ricerche in mare e in spiaggia da parte delle forze dell’ordine dopo la tragedia in mare del barcone di migranti davanti la costa calabra. Photo Giovanni Isolino/LaPresse 27 February 2023, Italy - Crotone - Steccato di Cutro - news , In the photo: Searches at sea and on the beach by the police after the tragedy at sea of the boat of migrants in front of the Calabrian coast.

Il ministro dell’Interno ha subito espresso il punto di vista dell’attuale governo, e forse mai sino a ieri era stato tanto chiaro: bisogna impedire che le persone partano. La presidente della Commissione UE – pur esprimendo anche lei (come tutti d’altronde) grande dolore per quanto accaduto – ribadisce la necessità di accelerare i tempi per l’attuazione del Patto per le migrazioni. Mai la parola patto è stata usata in maniera più impropria: Il Patto europeo su migrazioni e asilo (del 2020) è il documento programmatico dell’azione politica della Commissione UE in tema di asilo. E di fatto non è altro che il programma di modifica della normativa europea in tema di asilo e di rafforzamento (= chiusura) delle frontiere dell’Unione.

Ritenere che vada vietata e impedita la partenza delle persone è assoluta utopia: le persone scappano, cercano di mettersi in salvo, non resistono sotto le dittature. Proprio come noi. Svuotare il Mediterraneo di mezzi di soccorso pubblici o privati significa condannare a morte nel mare chi fugge dalle condanne a morte in Afghanistan o dall’impiccagione in Iran o altrove.

Questo sta facendo l’Italia.

L’Unione Europea rimane a guardare con qualche lacrima di circostanza mentre accantona soldi da dare alla Turchia e forse prossimamente anche alla Libia.

Il decreto ong – ormai diventato legge con l’approvazione del Parlamento dei giorni scorsi – va abrogato. E vanno rimesse in mare le operazioni di ricerca e salvataggio dei profughi come già in passato con Mare Nostrum (dopo la strage di Lampedusa del 3 ottobre 2013 con 366 morti).

Mentre i politici discutono alla ricerca di punti di convergenza, le persone vanno messe in salvo. Parlare e cercare soluzioni è il mestiere dei politici. Ma prima viene la salvezza delle vite umane. Poi si potrà discutere su dove – chi – quando e quanti.

Leggi anche: Cutro, nuova strage migranti di Francesca Cabibbo

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