Mauritania, aperta la frontiera con l’Algeria

I due Paesi hanno inaugurato il loro primo valico di confine, a Tindouf. Un passo in avanti nella libera circolazione delle merci e delle persone nell’Africa Nord-Occidentale.

Qualcosa si muove nelle relazioni tra Algeria e Mauritania, che si erano bellamente ignorate per decenni. Il 19 agosto è infatti stato inaugurato un nuovo passaggio di confine, il primo dall’indipendenza dei due Paesi, che mira ovviamente a rafforzare le relazioni economiche e commerciali tra i due Stati.

«Ne beneficeranno i due popoli», ha dichiarato il ministro dell’Interno algerino, Noureddine Bedoui, presente all’inaugurazione del valico di confine accanto al suo omologo mauritano, Ahmedou Ould Abdallah. «Questo incrocio tra i due Paesi, che ho avuto l’onore di inaugurare oggi, servirà come base aggiuntiva per rafforzare la cooperazione umanitaria, economica e per la sicurezza tra i nostri due Paesi al servizio delle aspirazioni dei due popoli, due fratelli», ha scritto in arabo in un tweet Bedoui.

Secondo l’Aps, l’agenzia stampa ufficiale algerina, la creazione di questo nuovo posto di confine costa all’Algeria circa 8,5 milioni di dollari. L’accordo fa seguito a un altro firmato dai due Paesi nel mese di novembre 2017.

Il confine algerino-mauritano, lungo circa 460 km, è il più breve per ciascuno di questi due grandi Paesi. L’area desertica circostante è stata a lungo conosciuta come rifugio per trafficanti e combattenti armati. Il suo lato del confine era stato dichiarato dalla Mauritania una regione «zona militare chiusa al movimento delle persone».

I due paesi condividono da oltre un decennio un progetto di costruzione di strade tra Tindouf (Algeria) e Choum (Mauritania), due località prossime al Sahara occidentale, altra regione estremamente complessa nello scacchiere Nord-Africano.

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