Matrimonio e fede

Siamo fidanzati da pochi mesi. Io sono credente, Luigi no. All’inizio di questo nostro rapporto mi domando che significato ha un matrimonio cristiano tra due persone entrambe molto convinte del proprio credo, cristiano e ateo, che si amano e si rispettano. Non nascondo il timore di portare avanti un rapporto così impegnativo per sempre. Giulia – Pescara Per i cristiani, il sacramento del matrimonio è un dono che Dio fa agli sposi, alla comunità familiare e alla società. E Dio non dona mai qualcosa, ma sé stesso: l’Amore che ama tutti, ama per primo, ama l’altro come sé e fiorisce pienamente nella reciprocità, dimensione tipica degli sposi; per questo marito e moglie, con la testimonianza del loro amore coniugale, possono essere segno e strumento per l’umanità dello stesso amore di Dio. Anche se nella coppia uno dei due, pur battezzato, non aderisce alla fede della chiesa, il radicale orientamento del cuore all’amore rimane e la celebrazione del sacramento può essere un momento forte per confermarlo. Questo periodo di verifica, che è il fidanzamento, è per voi il momento più opportuno per andare a fondo nella disponibilità reciproca ad accogliere e valorizzare le migliori aspettative che sono nell’altro, farle proprie e volerne il pieno sviluppo, per il bene della vostra coppia, dei figli che verranno e di tutti quelli che godranno della vostra amicizia. Certamente, ci sono anche punti di divergenza; anche questi vanno messi a fuoco e valutati adesso con sincerità, così che contribuiscano alla crescita del vostro amore, piuttosto che mettere in pericolo la tenuta del matrimonio se, come purtroppo può accadere con il tempo, magari per cause esterne, l’uno o l’altro dei coniugi irrigidisce nelle sue posizioni. Penso in particolare alla difficoltà, per il credente, di riuscire da solo tenere viva la fiammella della fede, sotto la cappa del contesto secolarizzato, dei ritmi implacabili della vita professionale e delle necessità contingenti della famiglia, che richiedono spesso decisioni rapide, con poco spazio per la necessaria riflessione il dovuto dialogo. È opportuno perciò che nel vostro progetto di coppia lasciato spazio alle esigenze personali di una formazione permanente, sotto l’aspetto culturale e spirituale. Un altro aspetto su cui confrontarvi, almeno nelle linee di fondo, potrebbe essere quello dell’educazione dei figli, per esempio riguardo l’opportunità di trasmettere loro fondamenti della fede cristiana, elementi preziosi di riflessione anche per le scelte della vita. Tuttavia, sarà soprattutto la testimonianza viva di ciò in cui ciascuno di voi crede profondamente: valori umani come l’onestà, la solidarietà, bellezza e, per te che hai la fede, rapporto personale con Dio, ad offrire ai figli stessi materiale di crescita autenticamente umana. Due persone così, maturando personalmente e insieme, prima e dopo il matrimonio, possono giorno per giorno sondare le profondità delle ricchezze umane e spirituali che hanno e scegliersi consapevolmente, così come sono, per percorrere insieme il cammino della vita. In questo modo non potrete che incontrarvi sempre di più e con sempre maggiore intensità nello spazio della comunione, che si costruisce ogni giorno nel quotidiano, ma mantiene il nostro sguardo aperto verso l’infinito.

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