Matrimoni in calo, costi in aumento

Il rapporto Istat "Noi-Italia 2012" evidenzia un progressivo e costante calo dei matrimoni. Le spese per organizzarlo, invece, continuano a lievitare
matrimonio

Calano i matrimoni in Italia e, a guardare i prezzi solitamente necessari per organizzarli, forse si capisce pure il perché. Non è di certo la mancanza d’amore e, spesso, nemmeno la paura del grande passo a frenare le coppie. Sono invece i costi sempre più alti, richiesti per allestire la cerimonia e il pranzo (o la cena), con tanto di annessi e connessi, a rischiare di mandare sul lastrico tanti giovani precari che non hanno alle spalle famiglie facoltose. E così l’età degli sposi promessi sale, il numero dei matrimoni religiosi scende, mentre la percentuale dei matrimoni civili aumenta. Dalla ricerca “Nuzialità” del rapporto Istat Noi-Italia 2012, infatti, emerge che nel 2009 il quoziente di nuzialità era di 3,8 matrimoni ogni mille abitanti. Partendo dal 2004, quando erano 249 mila, è stato registrato un calo costante (con l’eccezione del solo 2007), fino ad arrivare a 231 mila matrimoni religiosi nel 2009. Quelli civili, invece, sono passati dal 31,9 per cento del 2004 al 37,2 del 2009.
 
Per organizzare un matrimonio, del resto, secondo le organizzazioni specializzate, occorrono dai 15 mila ai 70 mila euro. Impossibile? Guardando l’elenco delle cose necessarie forse no. Tanto per cominciare, ci sono l’abito da sposa con trucco e "parrucco", il fiorista, il contributo per la chiesa e il fotografo, l’auto degli sposi, gli inviti e i confetti. Poi, si va sul costoso: le bomboniere, il pranzo (o la cena) di nozze, che in molti ristoranti (soprattutto del Sud) supera tranquillamente i cento euro a invitato, e il viaggio di nozze.
 
Non è un caso, quindi, che il due per cento di chi chiede prestiti personali in Italia lo faccia per sposarsi, come si legge su una ricerca del 2011 di Prestiti.it. Le richieste variano da regione a regione: al Sud, infatti, ci sono solitamente più invitati, con costi maggiori per gli sposi. Tanto che in cima alle richieste di finanziamento ci sono Benevento (quasi 30 mila euro), Vibo Valentia (quasi oltre 27 mila euro) e Sassari (poco meno di 25 mila euro). Fanalini di coda Prato (circa 6 mila euro) e Ravenna (poco più di 7 mila euro). Al Nord sono gli sposi a chiedere i fondi, mentre al Sud sono spesso i loro genitori.
 
Non manca chi ha trovato soluzioni originali, come Mariangela e Marco che, seguendo l’esperienza di un’altra coppia, hanno lanciato il blog http://setrovolosponsormisposo.blogspot.it/, che conta oltre 60 mila visitatori, per raccogliere fondi in vista del grande giorno, garantendo in cambio alle aziende un adeguato ritorno pubblicitario. 
 
Eppure, a volerlo, delle belle nozze possono essere organizzate anche a prezzi contenuti, magari puntando sull’importanza della cerimonia e sul sostegno di amici e parenti o, per i più fortunati, sulla presenza di una comunità vicina e solidale, com'è accaduto a Teresa e Gianpiero. Del resto, è lo scambio delle promesse ciò che conta davvero, e la volontà di rispettare un impegno per tutta la vita.

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