MASSIMO IL CONFESSORE

Per una dinamica dell’immagine divina nell’uomo The interaction between God’s and man’s action is a privileged main line to tackle the issue of the divine image in Maximus the Confessor’s theology. Such a thought proves to be relevant when placed on the background of the Maximian finalism which characterizes his understanding of divinization. Such is the purpose of this study: to show the originality of the Maximian understanding of the image of God as the divine intention to divinize man in the Son in whose image the Father created him.

L’interazione tra l’agire di Dio e quello dell’uomo è una via privilegiata per confrontarsi con la questione dell’immagine divina nella teologia di Massimo il Confessore (580-662). Una riflessione tale si rivela particolarmente pertinente se la inquadriamo nel contesto del finalismo massimiano che caratterizza la sua comprensione della divinizzazione. Tale è l’oggetto di questo studio che svilupperemo in tre momenti.

Anzitutto, sottolineeremo la dimensione dinamica della natura umana che, per Massimo, si manifesta mediante la nozione di immagine divina nell’uomo. Poi, illustreremo come, per il Confessore, l’immagine di Dio non dipende solo dall’ordine di una natura in movimento verso il fine per il quale è stata creata, ma anche dall’ordine della grazia, cioè dell’agire di Dio. Esamineremo in particolare il compito capitale della nozione di energeia (ἐνέργεια).

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