La città di Genova ha scelto Marco Doria come suo quarantesimo sindaco, indicandolo con il 59,71 per cento delle preferenze, mentre il suo rivale Enrico Musso si è fermato al 40,3. Impressionante l’astensione: ha votato solo il 40 per cento degli aventi diritto, facendo risultare il professor Doria per la prima volta nella storia dell'amministrazione civica, eletto da meno della metà dei cittadini.

«Mi aspettavo il risultato – sono state le prime parole di Marco Doria – ora sento la responsabilità. Il risultato è estremamente positivo. Tuttavia, l'astensionismo di Genova è preoccupante e non è un dato positivo per la democrazia». Classe 1957: Doria è sposato, padre di tre figli, già vicepreside all'Itis Giorgi, è ordinario di Storia economica alla facoltà di Economia dell'università di Genova. Dice di non essere mai stato un professionista della politica, anche se è stato iscritto al Pci e consigliere comunale tra il 1990 e il 1993. Da quella data in poi  ha solamente lavorato all'Università. Poi si è candidato alle primarie e le ha vinte spiazzando le due avversarie del Pd, Il sindaco uscente Vincenzi e la senatrice Pinotti.

Sostenuto dal Pd, IdV, Liguria Viva, lista Marco Doria, Sinistra ecologia e libertà, federazione della Sinistra, Psi, Unione democratica consumatori e pensionati, è diventato primo cittadino della città della lanterna. Adesso vuole mettersi subito al lavoro componendo una giunta in tempi rapidi, senza lottizzazioni, valorizzando competenze, professionalità e la componente femminile. Con il cinquanta per cento di donne. Sarà una giunta di persone serie e qualificate, assicura, e sarà pronta in pochi giorni perché non c'è tempo da perdere.

A Rapallo il primo cittadino è Giorgio Costa, rappresentante di una lista civica che ha ottenuto il 53,30 per cento dei voti, e per pochissimi voti ce l’ha fatta Roberto Levaggi a diventare sindaco di Chiavari, ottenendo il 50,07 per cento delle preferenze. Ballottaggi movimentati nel levante e nel ponente ligure, dove, a Rapallo è esplosa una bomba carta davanti ad un seggio e due auto dei vigili urbani sono state incendiate. A Sestri Ponente, invece, una busta sospetta è stata trovata davanti a un seggio elettorale, Il plico è stato aperto grazie all'uso di un robot degli artificieri dei carabinieri. All'interno c’erano solo fogli di giornale.