Il maestro Paolo: “Tutti i bambini devono essere felici”

Uno sguardo attento e sorridente può cambiarti la vita, e Paolo lo sa, per questo non fa mai mancare ai suoi scolari l’abbraccio e la calda rassicurazione che a scuola sei come in famiglia, puoi viaggiare sicuro, portare le tue fatiche e i tuoi sogni.

Paolo Limonta a Milano fa il maestro felice. E lo sanno tutti quelli che lo conoscono oltre i confini della metropoli. Lo sanno prima di tutto l’esercito felice dei suoi scolari ed ex scolari che hanno avuto il privilegio di averlo come docente. Ma a Paolo il termine esercito non piacerà perché della pace ha fatto sempre la sua bandiera! Molti altri bambini e bambine hanno avuto e hanno docenti appassionati, dovrebbe essere la regola, ma purtroppo avere insegnanti in gamba e sereni, per gli allievi italiani, è una fortuna e non la normalità.

Ebbene Paolo, che ha avuto il suo attivo anche impegni amministrativi importanti e che è attualmente anche presidente del CIAI in Italia, ogni tanto racconta dei suoi bambini e delle sue bambine, che desidera innanzitutto felici, come recita il titolo del libro pubblicato su di lui da Terre di Mezzo nel 2016 : Tutti i bambini devono essere felici.

Pochi giorni ha pubblicato: “Da quando faccio il maestro di ruolo sono sempre riuscito a concordare con le mie colleghe di fare i turni del lunedì mattina e del venerdì pomeriggio.

Perché mi piace moltissimo accogliere le bambine e i bambini all’inizio della settimana e salutarli alla fine.

Oggi finisce la prima settimana di scuola con l’orario intero per le prime.

Dalle 8,30 alle 16,30.

Con bambini che entrano a scuola alle 7,30 e se ne vanno alle 18.

E alcuni non hanno ancora compiuto sei anni.

In questi pomeriggi ci sono stati dei bambini che mi si sono accucciati addosso e mi hanno detto di essere stanchi.

E poi, magari, si sono addormentati.

Ecco, vorrei chiedere a tutte le maestre e a tutti i maestri, soprattutto a quelli che hanno iniziato l’anno con le prime, di rispettare la “stanchezza” dei nostri meravigliosi piccoli alunni.

So che in tantissimi lo facciamo già, ma vorrei davvero che lo facessero tutti.

Perché non c’è niente di più bello di permettere a una bambina o a un bambino di vivere bene la scuola rispettando i suoi ritmi, la sua personalità, le sue esigenze, il suo protagonismo.

Perché la scuola è delle bambine e dei bambini.

E deve essere sempre in grado di garantire loro benessere e felicità.

Anche e soprattutto quando sono stanchi…”

Uno sguardo attento e sorridente può cambiarti la vita, e Paolo lo sa, per questo non fa mai mancare ai suoi scolari l’abbraccio e la calda rassicurazione che a scuola sei come in famiglia, puoi viaggiare sicuro, portare le tue fatiche e i tuoi sogni. Penso ai tanti insegnanti ed educatori che lavorano con questo stile caldo e rassicurante.  bello pensare a questo esercito di professionisti che fanno davvero la differenza, e che si pongono a testimonianza per tutti coloro che a scuola non insegnano con l’entusiasmo dovuto… che sì, una scuola inclusiva e gioiosa, come raccomandata dai “migliori” in ambito psicopedagogico, fa bene a tutti, ai bambini, e agli insegnanti.

Allora buon anno scolastico a tutti!

Recensione: http://www.cittanuova.it/tutti-bambini-devono-felici/?ms=006&se=007

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