Luigi Sturzo: uomo dello spirito e dell’azione

A 50 anni dalla morte, un convegno internazionale a Catania

Innamorato di Dio. Appassionato dell’uomo. E conseguentemente  rivoluzionario evangelico.

Luigi Sturzo, il sacerdote siciliano, fondatore del partito popolare, continua ad essere  “una testimonianza d’amore, di libertà e di servizio al popolo, come recita il titolo del convegno internazionale che si terrà dal 2 al 4 ottobre tra Catania e Caltagirone, sua città natale.

 

“L’errore moderno è consistito nel separare e contrapporre umanesimo e cristianesimo. Bisogna ristabilire l’unione e la sintesi dell’umano e del cristiano; l’umano deve essere penetrato di cristianesimo” scriveva nei difficili tempi del totalitarismo fascista. E ancora ”la vera rivoluzione comincia con una negazione spirituale del male e una spirituale affermazione del bene”.

 

Sembra quasi che Don Luigi abbia appena concluso la lettura dell’ultima enciclica del Papa. Le sue intuizioni modernissime e di forte impatto etico testimoniano l’attualità di un pensiero e una vita spesi per Dio e per l’umanità, senza sconti. Soffrì l’esilio, l’incomprensione, la solitudine. Ma la Chiesa, con Giovanni Paolo II, lo ha proclamato beato. Ora, a 50 anni dalla morte, si avverte l’urgenza di riscoprirne la figura e gli ideali.

 

Il convegno, promosso dal Rinnovamento nello Spirito, riunirà politici, economisti, nobel per la pace, studiosi, personalità del mondo ecclesiale che dialogheranno sugli scritti e l’agire sociale di Sturzo. Benedetto XVI invierà un video messaggio. Presente anche mons. Mariano Crociata, segretario della CEI.

Tra i nomi in programma quelli del presidente del senato italiano Renato Schifani e di tutti gli ex segretari del Partito Popolare. Tra gli ospiti, il presidente uscente del parlamento europeo Hans Gert Pöttering, l’onorevole Lech Walesa, già presidente della Polonia,he Andrea Riccardi, fondatore della comunità di S.Egidio, il filosofo Dario Antiseri e Piero Grasso, procuratore nazionale antimafia. Tanti gli accademici e i rettori di università italiane e straniere, oltre ai responsabili dei diversi centri studi dedicati al sacerdote.

 

«La figura di don Sturzo, non appartiene a nessun movimento, né a nessun partito, di destra, di centro o di sinistra, ma è patrimonio dell’intera nazione – ha spiegato Salvatore Martinez presidente del Rinnovamento nello Spirito in un’intervista ad Avvenire -. Il nostro obbiettivo è dunque quello di fare una riflessione su come, nel solco dell’insegnamento sturziano, i cristiani che operano nel sociale, nell’economia, nella formazione e, anche, nella politica possano vivificare il loro impegno alla luce del Vangelo».

 

Il 4 ottobre a Caltagirone, città natale del sacerdote, verranno inaugurati la “Casa Museo Sturzo” e il polo di eccellenza dedicato a don Luigi e al fratello Mario. Realizzato presso il fondo rurale storico della famiglia Sturzo, il centro ospita ex-detenuti impegnati in un programma di rieducazione e reinserimento in campo lavorativo, in convenzione con il ministero della Giustizia. Una realizzazione unica in Italia, che ha saputo trasferire in un progetto di riscatto spirituale e recupero sociale quell’amore agli ultimi e agli emarginati che sempre animò l’agire sturziano.

 

Per maggiori dettagli sul convegno:

www.rns-italia.it/news/ConvegnoSturzo/Programma%20Convegno.pdf

 

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