Sono passati poco più di 60 anni da quando un gruppo di giovani aderenti al Movimento dei Focolari si è trasferito sulle colline toscane, per iniziare a costruire quella che sarebbe diventata una cittadella internazionale fondata sui valori dell’unità e della fraternità. Era il 1964 e, da allora, Loppiano si è popolata di persone desiderose di vivere una quotidianità basata sulla condivisione e l’amore reciproco, seguendo l’insegnamento evangelico; ma anche di aziende, industrie e scuole di formazione che aderiscono a questo ideale.
L’intuizione era nata nel cuore di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento, che come dichiarava in un’intervista del 2004, capii l’importanza di far nascere una cittadella che contenesse «i principali elementi d’una città moderna, con case, chiesa, negozi, campi, industrie le più varie, scuole…».
Situata nella Valle dell’Arno, nel comune di Figline e Incisa Valdarno (FI), la cittadella è diventata una “mariapoli” (città di Maria) permanente, capace di accogliere visitatori da tutto il mondo, di ogni cultura e religione.
Insieme alla multiculturalità, questo “laboratorio di fraternità” si caratterizza dalle multiforme espressioni artistiche che in esso trovano casa. Tra queste, vi è il Gen Verde International Performing Arts Group, una band tutta al femminile che da oltre 50 anni promuove la pace e il dialogo in tutto il mondo attraverso la musica. Saranno proprio loro a concludere i festeggiamenti del 60esimo anniversario dalla fondazione della cittadella di Loppiano con due concerti, sabato 29 alle 20.45 e domenica 30 alle 16.
«Il Gen Verde racconta nelle sue canzoni un po’ della storia della cittadella, e ci sembra un bel modo di concludere queste celebrazioni, che abbiamo iniziato l’anno scorso col Gen Rosso [la band al maschile, ndr]», spiegano dall’Accoglienza di Loppiano. Sono circa 500 le persone che si sono prenotate da varie parti di Italia per partecipare all’evento, che si svolgerà nel contesto più ampio di Loppiano Open City, un’occasione per conoscere più a fondo le varie realtà che convergono in questo territorio. Sarà possibile ripercorrere la storia di Loppiano dunque visitando i suoi posti principali: dall’Auditorium al Santuario di Theotokos, all’Istituto Universitario Sophia, alla Fattoria, agli atelier d’artigianato come il Centro Ave e la Bottega di Ciro, al Polo Lionello Bonfanti. In quest’ultimo, inoltre, sarà possibile seguire la diretta di Restarting the Economy, l’incontro promosso da The Economy of Francesco con il Dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale che si terrà a Castel Gandolfo. Un pannello collocato all’Auditorium fornirà tutti gli orari e i punti di incontro, e i gruppi saranno accompagnati nelle diverse attività dagli abitanti locali.
«Abbiamo visto che sono tanti coloro che desiderano di tornare dopo anni dalla loro ultima volta qui, perché il nome di Loppiano evoca in loro il ricordo dell’esperienza fatta», raccontano dall’Accoglienza. Quello del 60esimo è, tutto sommato, un pretesto per rimettersi in cammino. Un anniversario che nella sua coincidenza con l’Anno Santo del Giubileo lascia un segno importante, una tappa nella quale in migliaia si sono soffermati nel loro cammino verso Roma, per ripartire insieme. «Loppiano la vivi un giorno, ma dovresti portarla con te per viverla nel tuo quotidiano. Chi arriva qui percepisce l’amore reciproco fra di noi, nonché un dialogo aperto a 360°. E questo dà la speranza che si possa vivere in un altro modo, che il mondo unito sia possibile», concludono dalla cittadella.

