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Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti

di Raffaele Demaria

- Fonte: Città Nuova

Palma d’Oro a Cannes, film thailandese ricco di consapevolezza orientale e di leggerezza onirica.

Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti.

Palma d’Oro a Cannes, film thailandese ricco di consapevolezza orientale e di leggerezza onirica. Il prologo nella giungla, lento e crepuscolare, invita a ritmi diversi e a percezioni sottili, normalmente precluse. Gli ultimi giorni di un agricoltore in campagna, insieme ad una parente e ai ricordi della moglie defunta. Si percepisce l’unione profonda di tutte le cose, animate da fantasmi buoni, da uomini-scimmia con occhi rossi, principesse e pesci parlanti, antri atavici per morire. La donna, quando torna in città con i figli, torna nel regno confuso dei sensi e dei richiami del presente.

 

Regia di A. Weerasethakul; con T. Saisaymar e J. Pongpas

 

Valutazione della Commissione nazionale film: complesso, problematico (prev.)

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