Lo schiaccianoci

Esce in 3D la celebre favola musicata da Čajkovskij, nel film diretto dal russo Andrej Končalovskij. Tra sogni, giocattoli ed effetti speciali, per la gioia di grandi e piccini
lo schiaccianoci

La favola di Hoffmann, musicata da Čajkovskij nel 1892 e da allora divenuta l’icona del balletto classico, è ora un film – non animato -, diretto dal russo Andrej Končalovskij. La favola è abbastanza truce, perché il cattivissimo Re Topo (un gigionesco John Turturro, bravissimo e acrobatico) e la sua perfida madre (Frances De la Tour) vogliono uccidere gli umani e in particolare il principe Schiaccianoci. Ci vorrà la candida e impavida Mary (una bravissima tredicenne, Elle Fanning) con il suo sventato fratellino e gli altri giocattoli-umani a districare l’inganno e a far trionfare il bene.

 

Zeppo di effetti speciali davvero entusiasmanti e di allusioni alla nostra storia – il Re Topo è una sorta di Hitler o Hussein o Stalin, secondo i gusti di ciascuno -, con scene anche un po’ terrificanti insieme ad altre di bellissima fantasia, il film-fiaba piacerà a tutti, anche perché condito dalla zampillante melodia čajkovskiana.

 

La morale conclusiva, come in ogni fiaba che si rispetti, c’è: i topi son sconfitti ma torneranno, a dire che il male si ripresenta sempre e che il bene deve lottare per tenerlo a bada. Ma tutto è detto con la fantasia rutilante delle immagini, cori e duetti ben assortiti ed un doppiaggio azzeccato. Končalosvskij regge la storia divertendosi un mondo, a quanto sembra, e gioca con i caratteri degli adulti – che sognano l’infanzia – con i cattivissimi – che son brutti e deformi – e i sogni eterni dei piccoli che per fortuna non crescono troppo in fretta.

 

Esce il 2 dicembre per la gioia di grandi e piccini.

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