L’ItalVolley donne schianta il Brasile: prima storica Nations League

Un altro trofeo per le azzurre della pallavolo, che battono per 3-0 le rivali sudamericane, conquistando la prima Nations League.
Paola Egonu (AP Photo/Manu Fernandez)

Sulle note di “Azzurro” e “Musica leggerissima”, le azzurre del ct Davide Mazzanti schiantano ad Ankara le rivali di quel Brasile già argento olimpico per 3-0. Hanno la meglio in tre game per 25-23, 25-22 e 25-22, aggiudicandosi la finalissima di Volleyball Nations League 2022 ed ottenendo così la prima storica vittoria nel trofeo. Contro le sudamericane, l’Italia aveva già perso le due finali del World Grand Prix disputate a Reggio Calabria nel 2004 e a Nanchino 2017). Ma stavolta, Egonu e compagne hanno offerto un’altra prestazione di forza, dimostrandosi la squadra più forte della competizione, con tanto di 11 vittorie consecutive nell’edizione.

La cronaca
In Turchia, le azzurre hanno approcciato la finale con lo stesso sestetto della semifinale: Orro in palleggio, Bosetti e Pietrini schiacciatrici, Chirichella e Danesi al centro, Egonu opposto e De Gennaro libero. Già l’avvio del match era tutto a favore delle nostre azzurre, con Pietrini che apriva con un bell’attacco, cui seguivano quelli di Danesi e i primi portentosi colpi di Egonu. Le brasiliane dal canto loro sbagliavano tanto con Julia, mentre l’Italia prendeva ritmo andando al primo time-out sul 12-6. Mister Zé Roberto cambiava l’opposto Kisy mandando in campo Geraldo, ma l’Italia non cedeva un centimetro: Bosetti, poi Chirichella e due muri perentori di Pietrini mantenevano il Brasile sotto (16-10), costringendo nuovamente Ze Roberto al timeout. I tentativi dell’esperto tecnico carioca erano resi vani dalle giocate azzurre, orchestrate in maniera magistrale da un’ottima Orro. Il Brasile, complice un passaggio a vuoto delle azzurre in ricezione, si riportava a -1 (23-22), ma l’Italia con grande freddezza riusciva a chiudere il set, sfruttando un errore al servizio di Carol (25-23).

L’entusiasmo per la rimonta sfiorata animavo l’avvio del secondo set delle brasiliane: i colpi di Macris, Julia, Gabi e Kisy tenevano in scia le azzurre (8-7), che avevano però il merito di non scomporsi pungendo in attacco con Bosetti, Egonu, Pietrini e Chirichella per il primo vero tentativo di fuga del set (16-10). Ancora un guizzo d’orgoglio delle sudamericane (22-20) insidiava le azzurre, che tuttavia mantenevano il controllo della frazione, chiudendo i conti dopo il 24-22 con Malinov che, concedendo un break a Orro, piazzava la zampata del risolutivo (25-22).

Nel terzo set Zé Roberto mescolava le carte in tavola, mandando in campo Lorena e Daroit per Kudiess e Julia: otteneva qualche segnale di ripresa che consentiva alle verdeoro di andare al timeout tecnico avanti (11-12), ma l’Italia non sbandava e, macinando gioco con Egonu, Danesi e Bosetti, riusciva ad andare in forcing mettendo il Brasile spalle al muro sino al 20-16. Le sudamericane tornavano alla ribalta grazie ai colpi della neo entrata Ana Cristina, che ridava speranza alle carioca fino al 20-20, ma ancora una volta Egonu marcava la differenza da campionessa, a muro e attacco, restituendo alle azzurre un break di vantaggio prima del muro vincente tricolore che dava inizio alla festa chiudendo sul 25-22.

Vincere… per prepararsi a rivincere
L’Italia sale perciò sul gradino più alto del podio interrompendo un dominio marcato Stati Uniti, vincitrici delle edizioni 2018, 2019 e 2021. Nel complesso, le ragazze di coach Mazzanti hanno chiuso il torneo intercontinentale con 13 vittorie e 2 sconfitte (entrambe nella prima settimana), chiudendo in bellezza sotto lo sguardo emozionato del presidente della Federazione Italiana Pallavolo, Giuseppe Manfredi, che aveva già confidato di credere non poco nel seguito prestigioso del cammino delle nostre campionesse d’Europa in carica. Per loro, una vera e propria marcia trionfale, che dopo il rientro in Italia con un doveroso periodo di riposo inizieranno a lavorare in vista del Campionato del Mondo, dal 23 settembre al 15 ottobre in Polonia e Olanda.

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