Sembra incredibile ma anche espressioni apparentemente innocue come “color carne” possono avere un sottofondo razzista. Ce lo spiega la nuova edizione del vocabolario Devoto-Oli. Alla voce carne, infatti, si avvisa il lettore che l’espressione color carne, che ha sempre significato «di colore rosa pallido, simile a quello della pelle umana», oggi è ritenuta discriminatoria e non rappresentativa di tutti i colori di pelle.
Come sempre, la lingua italiana racconta la società che cambia costantemente e i vocabolari sono i custodi e i testimoni di questa narrazione, oltre che strumenti sicuri per la padronanza e il buon uso della lingua stessa. La nuova edizione di uno dei vocabolari più famosi e consultati, il Devoto-Oli 2023 appunto, si caratterizza per ben 400 fra nuove parole (neologismi), nuovi significati e riscritture di termini o espressioni già presenti.
In particolare, è l’ultima edizione curata dall’insigne linguista Luca Serianni: «Non si può non ricordare – dichiara il co-curatore Maurizio Trifone – il prezioso contributo dato alla realizzazione del Nuovo Devoto-Oli da Luca Serianni, scomparso il 21 luglio 2022 in circostanze drammatiche. L’illustre storico della lingua concepiva il dizionario come un organismo vivo, in grado di descrivere una realtà in continua trasformazione solo se rinnovato di edizione in edizione e mantenuto costantemente giovane nella sua lingua e nelle sue strutture».
Fra le parole nuove, ecco figitale (incrocio tra fisico e digitale), crush (infatuazione, cotta), skillato (qualificato, competente), smutare (riattivare l’audio su un dispositivo precedentemente silenziato), boomer (persona che manifesta mentalità e atteggiamenti considerati superati dalle generazioni successive), catcalling (forma di molestia verbale, che consiste generalmente nel rivolgere apprezzamenti fisici a una donna incontrata per strada), metaverso (universo virtuale costituito da una serie di mondi digitali interconnessi tra loro, concepito come una realtà parallela a cui gli utenti possono accedere per vivere esperienze virtuali mediante l’utilizzo di avatar e visori per la realtà aumentata), guerra ibrida (che combina interventi militari con attacchi informatici).
Molte anche le parole del gergo giovanile, come fomo (la paura di essere tagliati fuori), cringe (per indicare disagio o imbarazzo) o dissare (quando si vuole screditare qualcuno). Sempre grande l’importanza data al principio dell’inclusione e della parità di genere, nel solco di quanto fatto nella precedente edizione, con la riscrittura delle voci “donna” e “uomo” nella quali si avvertiva il lettore che frasi come “comportati da uomo” o “sii uomo” associano al genere maschile qualità come il coraggio o la fermezza solo “in base a uno stereotipo tradizionale”.
Resta preziosa la funzione delle tre rubriche del Nuovo Devoto-Oli che si pongono come “pronto soccorso linguistico”: Parole minate che aiuta a scrivere e parlare evitando gli errori più diffusi, Questioni di stile per esprimersi in maniera appropriata a seconda del contesto e della situazione e Per dirlo in italiano che suggerisce alternative alle parole inglesi superflue o difficili da capire.
Anche l’edizione 2023 del Nuovo Devoto-Oli è disponibile nelle due versioni cartacea e digitale, integrate fra loro. Il volume cartaceo, più snello, consiste di 2560 pagine, con 75.000 voci, 250.000 definizioni e 45.000 locuzioni, mentre la versione digitale, come sito web e applicazione per tablet e smartphone IOS e Android, offre 40.000 lemmi e 50.000 definizioni in più, per una fruizione completa di tutti i contenuti, con funzionalità e strumenti pensati per un’esperienza d’uso interattiva.
Il vocabolario sempre a portata di mano, compreso l’audio di tutte le voci per una pronuncia corretta e la possibilità di condivisione del lemma, tramite e-mail o post sui principali social network, per risolvere dubbi durante lo studio o il lavoro.
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