L’Italia non corre in bici

Iniziative nel nostro Paese e non solo per sviluppare la cultura delle due ruote.

C’è il Giro d’Italia, quello riservato ai professionisti, e c’è il Giretto d’Italia, il Campionato nazionale della ciclabilità urbana che si terrà in 25 città italiane l’11 maggio, alla vigilia della Giornata nazionale della bicicletta, promossa dal ministero dell’Ambiente. C’è tanto da fare nel nostro Paese per sviluppare la “cultura” delle due ruote. L’Italia, infatti, non corre in bici, o vi corre poco. Secondo Legambiente, ad eccezione di alcuni centri urbani, Bolzano e Mestre su tutti, con il 29 e il 20 per cento degli spostamenti su bici, nella maggior parte delle città italiane non c’è, o c’è poco, l’abitudine di pedalare. Influisce certo la mancanza di piste ciclabili – come quella della foto – e i relativi problemi di sicurezza.
Di recente è stata lanciata su Facebook la campagna internazionale “Salvaciclisti” sottoscritta da centinaia di blogger europei tra cui molti italiani. E se gli appassionati delle due ruote si sono dati appuntamento a Londra e a Roma il prossimo 28 aprile per manifestare in favore della sicurezza, nel nostro Paese è stata lanciata la “Carta delle città in bici”, un documento di impegni che i Comuni sottoscrivono per promuovere la ciclabilità nelle proprie città.

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