Libertà come amore

Il prorompente movimento che, in cerca di libertà, porta un gran numero di europei dell’est a guardare verso ovest come al luogo in cui la libertà è già «posseduta», spinge a riflettere su cosa sia la libertà. Chi può possederla? Essa non è una «cosa», non può mai essere usata: e l’Occidente, schiacciato dalle «cose» che esso stesso ha secreto, anela ad una libertà piu profonda di quella del produrre e del consumare. Libertà è assenza di limiti che costringono e fanno dipendere da qualcosa di esterno; ma è anche superare ogni situazione di autocentramento. La libertà di ognuno non vuole la cancellazione di sé, e neppure quella dell’altro: essa chiede la comunione delle alterità, un movimento reciproco nel quale, all’espropriazione che una realtà fa di sé per «farsÌ» l’altro, risponde l’espropriazione che anche l’altro fa di sé per «farsi» il suo altro. Questa è l’avventura dell’amore, della libertà come amote.

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