Lettera a mia figlia

“Ti mancherò mamma?”. La risposta di una madre a sua figlia, in partenza per una vacanza studio all’estero. Le preoccupazioni, gli incoraggiamenti, la tenerezza, ma soprattutto l’amore che tiene unita una famiglia, anche a distanza
ANSA/TELENEWS

Mia figlia sta per partire per Londra. Per una vacanza studio. Non è la prima volta che la più grande parte da sola, ma quest’anno, per la prima volta, mi sono resa conto che, a partire, non sarebbe stata la bimbetta che era fino a poco tempo fa ma una giovane donna. Quest’anno, quindi, non sarebbe bastato raccomandarle di essere educata, di cercare di riportare a casa tutto quello che c’era in valigia, di non fare cose troppo pericolose, di ricordarsi di avere cura della sua igiene personale. Quest’anno dovevo dirle qualcosa di più.

Ma come fare? Quale poteva essere la formula giusta per essere ascoltata e non essere noiosa? Come potevo dirle tutto quello che avrei voluto senza che risultasse la solita nenia materna?

Se le avessi semplicemente parlato, mi sarei sicuramente dimenticata qualcosa (e di certo sarebbe stato qualcosa di importante!), se le avessi scritto, avrei rischiato che sarebbero andate perse tutte le sfumature che avrei voluto dare a ogni singola parola. Pensa e ripensa, alla fine ho deciso di scriverle e di leggerle io quello che avevo scritto, così avrebbe potuto ascoltare dalla mia voce quello che avevo da dirle e avrebbe potuto portare con sé quello che avevo scritto, senza dover fare la fatica di ricordarselo! (troppa fatica per un’adolescente!).

“Ti mancherò mamma?”. Eccome se mi mancherai, amore mio! E mi mancherà tutto di te: mi mancherà inciampare sulle scarpe che hai lasciato in giro per casa, ricordarti di portare fuori il cane, mandarti messaggi per chiederti dove sei pensando, ovviamente, che tu sia da tutt’atra parte; mi mancherà la tua simpatia esplosiva, il profumo dei tuoi capelli appena lavati, venirti a baciare la mattina quando dormi perché tu non te ne accorga…

Ma ti prego, amore, mio, torna con la valigia dei tuoi 15 anni piena: piena di ricordi, di amici, di numeri di telefono, di foto, piena di regali, piena di soddisfazioni e di figuracce, riempila di bellezza. Torna delusa per aver concluso un’esperienza meravigliosa ma anche un po’ contenta di tornare; torna la voglia di partire di nuovo alla ricerca di quale, un giorno, sarà casa tua. Che poi magari è proprio qui, ma solo perché tu hai scelto che fosse qui, non perché ti sei accontentata di restare.

Ti auguro di sentirti in famiglia anche lontana da casa, sii grata per l’ospitalità ricevuta, ma renditi parte attiva della comunità nella quale ti troverai a vivere, anche se per poco.

Cura la tua anima e nutriti di ogni emozioni, sensazione e nuova esperienza. Apriti alle persone che conoscerai, ma non dimenticarti di chi hai lasciato a casa.

Dona il tuo corpo ma non svenderlo: abbraccia, stringi mani, ridi, balla, ma custodiscilo come un tesoro prezioso da donare solo a chi saprà veramente apprezzare la tua infinita bellezza. Non concederti solo per divertimento e ricorda che tutte le prime volte sono uniche e che, come tali, non tornano più.

Mi mancherai, eccome se mi mancherai, ma è arrivato il momento di provare a prendere il volo. E sarò io a spingerti giù, ma solo perché so che le tue ali sono perfettamente in gradi di farti volare!

Al tuo ritorno, la tua mamma sarà qui, ad aspettarti, sempre!

 

 

 

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