Leonardo: il genio, il mito

Una mostra unica alla Reggia della Venaria Reale: per la prima volta in mostra il celebre Autoritratto da giovane
leonardo da vinci

Fino al 29 gennaio alla Reggia della Venaria Reale è in corso la mostra Leonardo. Il genio, il mito, dedicata al personaggio che meglio di tutti rappresenta il genio italiano: non a caso è l’ultima del calendario delle celebrazioni di Italia 150.

 

Un’esposizione di livello mondiale, che onora il genio italiano di Leonardo da Vinci, diventato un simbolo universale di creatività: per la prima volta è possibile ammirare il celebre Autoritratto, conservato abitualmente nel caveau della Biblioteca reale di Torino, realizzato con la tecnica “a sanguigna”, insieme a circa trenta disegni originali provenienti dall’Italia e dall’estero, con l’allestimento e la scenografia curati dal premio Oscar Dante Ferretti.

 

Quattro sono le sezioni della mostra: Leonardo: il genio e il suo volto, Il volto di Leonardo tra realtà e mito, Il mito di Leonardo nell’arte contemporanea¸ Il mito di Leonardo nel cinema e nella televisione. Le opere immortali del genio toscano, dall’Autoritratto appunto al Codice sul volo degli uccelli fino agli studi sui volti, sulla natura, sull’anatomia umana e sulle macchine, sono accompagnate da materiali di approfondimento sulla sua biografia e sul contesto storico-culturale, da video illustrativi e da una selezione di opere, dal Cinquecento al Novecento, di grandi artisti influenzati dalla personalità di Leonardo: da Mario Ceroli a Marcel Duchamp, da Andy Warhol a David La Chapelle e tanti altri.

 

Diversi i contributi video lungo il percorso della mostra: Il diluvio universale di Carlo Pedretti e Mark Whitney, con la voce narrante di Anjelica Huston; Ascolto il tuo cuore, o città di Koji Myazaki; Com’era Leonardo da giovane di Piero Angela. E proprio Angela è stato protagonista di una scoperta relativa a Leonardo che “raddoppia” gli autoritratti: oltre a quello esposto, diventato ormai un’icona, è possibile ammirarne un altro di Leonardo da giovane, nascosto tra le righe manoscritte a pagina 10 del Codice sul volo degli uccelli. Una scoperta, quella di Piero Angela, confermata dagli esperti del reparto Ris dei Carabinieri, che attraverso sofisticate tecnologie digitali hanno svelato il mistero.

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