Le parole dei fondatori e delle fondatrici

Una raccolta di pensieri sulla santità da raggiungere insieme
Santi fondatori
Beato chi trova in te la sua forza e decide nel suo cuore il Santo viaggio (Sal 83, 6).


Mi hai chiamato, e il tuo grido ha squarciato la mia sordità. Hai brillato e il tuo splendore ha vinto la mia cecità. Hai diffuso il tuo profumo; l’ho respirato e ora anelo a te. Ti ho gustato, e ora ho fame e sete di te. Mi hai toccato, e ora ardo dal desiderio della tua pace (Agostino).

Noi tutti, in ogni luogo, e ininterrottamente crediamo veramente e umilmente e teniamo nel cuore e amiamo, onoriamo, adoriamo, serviamo, lodiamo e benediciamo, glorifichiamo ed esaltiamo, magnifichiamo e rendiamo grazie all’altissimo e sommo eterno Dio, Trinità e Unità, Padre e Figlio e Spirito Santo… sempre sopra tutte le cose desiderabile (Francesco d’Assisi).

Le sorelle siano sollecite di conservare sempre, reciprocamente, l’unità della scambievole carità, che è il vincolo della perfezione (Chiara d’Assisi).

Non basta aver ricevuto da Dio una vocazione particolarissima, bisogna utilizzarla camminando nella perfezione che essa richiede. Ecco dunque il vostro dovere: farvi santi, grandi santi, presto santi (Giuseppe Allamano).

Se voi leggete la vita dei Santi Fondatori… che cosa sentite, quali sono gli accenti più infuocati di quegli uomini di Dio, quali sono le espressioni ultime della loro volontà? Vogliatevi bene, compatitevi; siate un cuor solo ed un’anima sola (don Orione).

Siate legate l’una e l’altra col legame della carità, apprezzandovi, aiutandovi, sopportandovi in Gesù Cristo. Poiché, se vi sforzerete di essere così, senza dubbio il Signore Iddio sarà in mezzo a voi (Angela Merici).

Amatevi come io ho amato voi; questo vuol dire più di noi stessi. E come nostro Signore ci ha sempre messi prima di se stesso…, così vuole che noi abbiamo gli uni per gli altri un amore tale da preferire sempre il prossimo a noi stessi (Francesco di Sales).

Siamo sulla terra, e in particolare nella nostra casa, per santificarci aiutandoci a vicenda con gli esempi, le parole e le preghiere (Eugenio de Mazenod).

Dio ha voluto creare i grandi Santi, che possono essere paragonati ai gigli ed alle rose; ma ne ha creati anche di più piccoli, e questi si debbono contentare d’essere margherite o violette, destinate a rallegrar lo sguardo del Signore quand’egli si degna d’abbassarlo. La perfezione consiste nel fare la sua volontà, nell’essere come vuole lui (Teresa del Bambin Gesù).

Che si possa dire dei Piccoli Fratelli di Maria, come dei primi cristiani: “Guardate come si amano!”. Questo è il desiderio più ardente del mio cuore in questi ultimi istanti della mia vita (Marcellino Champagnat).

Dovete diventare martiri dell’amore e non dimenticare che, all’amore puro, si arriva solo attraverso le sofferenze e che soltanto attraverso la lotta e il rinnegamento di sé si progredisce nella vita spirituale (Francesca Schervier).

Dobbiamo perdonare al nostro fratello, come desideriamo che Dio perdoni a noi i nostri peccati… Ah! non dimentichiamo le parole di Gesù Cristo ai suoi Apostoli: vi riconosceranno per miei discepoli, se vi amerete a vicenda (Don Bosco).

Non è forse una grande grazia, trovandoci riuniti con i nostri fratelli, sia per pregare che per fare qualche altra attività, essere sicuri di trovarci con Gesù e di averlo in mezzo a noi? Egli è tra noi per comunicarci il suo Spirito e, per suo mezzo, dirigere le nostre azioni e la nostra vita. Egli è tra noi per riunirci insieme (Giovanni Battista de La Salle).

Bisogna dare a Gesù il cuore e le braccia e mancherebbe allo scopo dell’Istituto chi volesse dare l’uno senza l’altro. La preghiera e la vita interiore siano il cuore; le occupazioni di carità e misericordia da esercitare quotidianamente con i giovani siano le braccia (Brigida Postorino)

Quanti hanno ricevuto grazie dal cielo, con ogni impegno si studino di riversare sugli altri quei doni divini che furono loro comunicati, specie i doni che possono aiutarli nella via della perfezione (Lorenzo Giustiniani).

Non voglio mancare di ricordare l’unione, la pace e la concordia tra i padri e i fratelli dell’Ordine  (San Camillo).

Noi siamo tutte di Dio e non siamo che per amarlo. Amiamo Gesù con tutto il nostro cuore, anzi amiamo tutti col cuore di Gesù perché il nostro cuore è già suo (Maria Domenica Barbantini).

Fate che chiunque venga a voi se ne vada sentendosi meglio e più felice. Tutti devono vedere la bontà del vostro viso, nei vostri occhi, nel vostro sorriso. La gioia traspare dagli occhi, si manifesta quando parliamo e camminiamo. Non può essere racchiusa dentro di noi. Trabocca. La gioia è molto contagiosa (Madre Teresa di Calcutta).

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