Le nuove comunità della Chiesa di Francesco

La rivista Unità e Carismi riunisce in un forum dodici realtà ecclesiali nate dopo il Concilio Vaticano II. Campo privilegiato d'azione è l'evangelizzazione coraggiosa e con stili inusuali, molteplici le vocazioni di consacrati e laici che non fanno pensare assolutamente a crisi e cali numerici
Nuove comunita

È poco costruttivo e, alle volte, scoraggiante, il guardare indietro, in tutti i campi, anche nella Chiesa. Si stanno spargendo molte lacrime sulla crisi della vita consacrata, dimenticando i versi di Tagore: «Non piangere perché il sole tramonta, le lacrime ti impedirebbero di vedere le stelle». Può sembrare notte nella Chiesa, ma la vita ecclesiale è punteggiata invece da innumerevoli stelle.

Lunedì scorso molte di queste stelle si sono incontrate e riconosciute. La rivista Unità e Carismi ha organizzato a Roma un forum, invitando nuove comunità di vita consacrata, sorte quasi tutte nel dopo Concilio Vaticano II. Ne erano presenti dodici, di diversa provenienza geografica: Brasile, Italia, Spagna, Francia, Siria. Un piccolo campionario, a fronte delle circa 800 nate (alcune già scomparse) in questo periodo. Però significativo, perché vario e rappresentativo di tante esperienze vive attuali.

Una prima impressione  è che questi nuovi carismi si inseriscono profondamente e cordialmente nella corrente della spiritualità della Chiesa. Vari di loro si ispirano al francescanesimo e alla spiritualità carmelitana o derivano da carismi più recenti. L’ispirazione monastica della comunità di Al-Khalil si rifà all’antico monachesimo siriaco con un occhio anche all’esperienza di Charles de Foucauld.

All’interno di questa comunione, come nuovi germogli su antichi tronchi, sono sbocciati i nuovi carismi, freschi, originali. Col forte denominatore comune dell’evangelizzazione, coraggiosa, in ambienti e con stile prima inusuali.

La Comunità di San Leolino promuove l’incontro tra la spiritualità e la cultura nella letteratura, nell’arte e nella musica. Shalom, nata in Brasile da un padre salesiano, si dedica in maniera preferenziale all’apostolato attraverso i mezzi di comunicazione sociale. Al-Khalil apre la vita monastica al dialogo ecumenico e con l’Islam. L’essenza del carisma dei francescani/e dell’Immacolata è la consacrazione e l’appartenenza a Dio, «sicut res et proprietas», con e come Maria, l’ancella del Signore, per essere, come Lei, segno e strumento dell’amore paterno-materno di Dio che è fedele e ha cura dell’uomo. La Comunità Nuovi Orizzonti opera in tutte le realtà dell’emarginazione sociale, soprattutto giovanili e promuove missioni di evangelizzazione. Fermiamoci qui nell’elencazione.

Un altro aspetto che impressiona sono le numerose vocazioni (alla vita consacrata e nel laicato, spesso nella forma matrimoniale) che nascono dentro queste nuove comunità. Alcune hanno superato largamente il migliaio nello spazio di due decenni. Allora ritorna la riflessione iniziale. Non è vero del tutto che c’è crisi di vocazioni e nemmeno che gli antichi carismi si sono rattrappiti e non sanno rispondere alle sfide del mondo contemporaneo. Basti vedere come molti sono all’avanguardia nell’azione sociale e caritativa, nei media, nel dialogo interreligioso, ecc. «La Chiesa è viva», hanno affermato i vescovi nel messaggio conclusivo del Sinodo sulla Nuova Evangelizzazione dell’ottobre 2012. Papa Francesco sta spalancando le  finestre della Chiesa, ma molte erano già aperte da tempo.

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