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Le Fallas di Valencia 2024: un impegno per l’accessibilità

di Alba Cobos Medina

- Fonte: Città Nuova

Le feste tradizionali hanno celebrato la loro edizione più inclusiva nella capitale autonoma con l’eliminazione delle barriere informative e comunicative nei monumenti comunali

Un “ninot”, una scultura in cartapesta di una falla, raffigurante il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, a Valencia, Spagna, il 15 marzo 2024. Foto: EPA/BIEL ALINO via Ansa

Un QR code inclusivo: questo è stato l’impegno della Direzione Generale per le Persone con Disabilità del Comune di Valencia per rendere più accessibile la tradizionale festa valenciana, eliminando le barriere di comunicazione e informazione nei monumenti delle fallas comunali. Un’iniziativa che ha contato sulla collaborazione di Plena Inclusión, FESORD e ONCE, tre enti che lavorano per i diritti delle persone con disabilità.

Grazie a questo QR code, le fallas comunali sono diventate più accessibili alle persone con diversi tipi di disabilità, come quelle visive, uditive e intellettive. Il funzionamento era semplice: scansionando questo “codice inclusivo”, si accedeva a un’applicazione che mostrava la posizione delle fallas municipali e le loro spiegazioni nel linguaggio dei segni e in diversi sistemi di comunicazione aumentativa e alternativa: lettura facilitata, pittogrammi in valenciano e spagnolo e audiodescrizione.

Come spiegato nel sito web di ARASAAC, specializzato in questo tipo di risorse, questi sistemi sono costituiti da forme di espressione diverse dal linguaggio parlato e hanno lo scopo di «aumentare il livello di espressione (aumentativo) e/o compensare (alternativo) le difficoltà di comunicazione». Possono essere necessarie per persone con disabilità intellettiva, paralisi cerebrale, disturbi dello spettro autistico, malattie neurologiche come la sclerosi laterale amiotrofica, il Parkinson, la sclerosi multipla, le distrofie muscolari, tra le altre.

Così, grazie a questo QR code, le persone con disabilità uditive hanno potuto accedere attraverso una app alle spiegazioni sulle fallas grandi e piccole, grazie a un video in cui i monumenti comunali erano descritti nel linguaggio dei segni. Inoltre, gli ipovedenti hanno potuto «conoscere la satira e la critica delle fallas del Comune attraverso un’audioguida che include ciascuna delle spiegazioni», affermano dall’istituzione. Sono state incluse anche descrizioni in Braille.

D’altra parte, le persone con disabilità intellettiva hanno avuto accesso a una guida di facile lettura, creata dal Servizio di Accessibilità Cognitiva di Piena Inclusione della Comunitat Valenciana e scritta in un linguaggio adattato, con pittogrammi sulla spiegazione delle grandi e piccole fallas municipali.

Inoltre, da questo link è stato possibile accedere all’ubicazione delle aree segnalate per le persone a mobilità ridotta. C’erano anche informazioni sull’ubicazione degli spettacoli pirotecnici, sulle ore di maggiore intensità dei fuochi d’artificio, o informazioni sulle regole e le raccomandazioni del bando fallero rispetto agli orari e ai giorni.

Come scritto sul sito web turistico della città di Valencia, Visit Valencia, da dove è possibile accedere anche a queste risorse, «le Fallas sono una festa universale» e, con questo tipo di misure, l’obiettivo è che tutti possano goderne. In questo senso, Javier Copoví, direttore generale di Persone con disabilità, ha dichiarato: «È una pietra miliare nella nostra città perché per la prima volta le Fallas saranno il più possibile inclusive per tutte le persone della nostra città, soprattutto per quelle con disabilità».

Inoltre, Copoví ha sottolineato che questa iniziativa non si ferma qui: «L’idea è che Valencia diventi una città pienamente inclusiva, non solo negli eventi festivi ma in tutti gli eventi della nostra città». Per questo motivo, la Direzione Generale per la Disabilità del Comune, così come l’ufficio della sindaca, «ha stabilito un protocollo per l’accessibilità e la piena inclusione per tutti gli eventi comunali e gli atti pubblici, in modo da abbattere sempre le barriere architettoniche e le barriere informative e comunicative», ha aggiunto.

Quest’anno a Valencia non sono state solo le fallas municipali a distinguersi per la loro accessibilità, ma anche molte commissioni cittadine hanno lavorato in questa direzione. Così, in questo 2024 il numero di fallas accessibili nella lingua dei segni è aumentato in modo significativo. Come sottolinea FESORD, fino a 21 commissioni di fallas hanno reso i loro monumenti accessibili alle persone con problemi uditivi. Questo è stato possibile attraverso un QR code che reindirizza a spiegazioni video dei monumenti nella lingua dei segni, con sottotitoli, risorse sviluppate grazie alla collaborazione con la stessa FESORD.

Oltre al capoluogo autonomo, anche altre località che celebrano queste feste hanno preso provvedimenti per avvicinare le Fallas a tutta la popolazione.

È il caso di Dénia, dove il Dipartimento per l’Uguaglianza e la Diversità, insieme all’azienda City, al Centro di Educazione Speciale Raquel Payá e alla Junta Local Fallera, ha progettato e approvato «una serie di pittogrammi che rappresentano gli eventi, le posizioni e gli spazi relativi alla festa delle Fallas, per includere le persone con diversità cognitiva e/o visiva». Anche diverse fallas hanno incluso spiegazioni in sistemi di informazione e comunicazione alternativi e aumentativi per rendere le Fallas più accessibili.

Nella città di Alzira, invece, per il terzo anno consecutivo è stato indetto un concorso per premiare i monumenti più accessibili, con l’obiettivo di «integrare progressivamente i mezzi appropriati per raggiungere l’accessibilità totale al monumento e ai suoi dintorni», secondo il comune. Oltre all’accessibilità urbana in termini di ambiente urbano e trasporti, questo concorso prende in considerazione anche l’accessibilità nella comunicazione e l’accessibilità elettronica, intesa come «la facilità di accesso alle TIC e ai contenuti di Internet per qualsiasi persona disabile di età avanzata», secondo il comune.

Tutte queste iniziative dimostrano che c’è una crescente consapevolezza sociale dell’importanza dell’accessibilità, affinché tutti possano condurre una vita normale e avere la possibilità di godere delle tradizioni e di altri eventi sociali e culturali. Inoltre, dimostrano una crescente comprensione da parte delle istituzioni di ciò che comporta l’accessibilità, al di là delle barriere puramente fisiche.

 

(Testo originale in spagnolo)

Las Fallas de Valencia 2024: una apuesta por la accesibilidad

Las fiestas tradicionales celebraron su edición más inclusiva en la capital autonómica con la eliminación de barreras de la información y comunicación en sus monumentos municipales

Un QR inclusivo: esta ha sido la apuesta desde la Dirección General de Personas con Discapacidad del Ayuntamiento de Valencia para hacer las tradicionales fiestas valencianas más accesibles, a través de la eliminación de barreras de comunicación e información en los monumentos falleros municipales. Una iniciativa que ha contado con la colaboración de Plena Inclusión, FESORD y ONCE, tres entidades que trabajan por los derechos de las personas con discapacidad.

Gracias a este QR, las fallas municipales lograron ser más accesibles para personas con distintos tipos de discapacidad, como visual, auditiva e intelectual. El funcionamiento era sencillo: al escanear este código inclusivo, se accedía a una aplicación donde aparecía la ubicación de las fallas municipales y sus explicaciones en lengua de signos y en distintos sistemas de comunicación aumentativos y alternativos: lectura fácil, pictogramas en valenciano y castellano y audiodescripción.

Como explica la web ARASAAC, especializada en este tipo de recursos, estos sistemas están compuestos por formas de expresión diferentes del lenguaje hablado y tienen como objetivo «aumentar el nivel de expresión (aumentativo) y/o compensar (alternativo) las dificultades de comunicación que presentan personas en este área». Estos pueden ser necesarios para personas con discapacidad intelectual, parálisis cerebral, trastornos del espectro autista, enfermedades neurológicas como la esclerosis lateral amiotrófica, párkinson, esclerosis múltiple, distrofias musculares, entre otras.

Así, gracias a este QR, las personas con discapacidad auditiva pudieron acceder a explicaciones sobre las fallas grandes e infantiles, a partir de un vídeo donde se describían los monumentos municipales en lengua de signos. Además, las personas con discapacidad visual pudieron «conocer la sátira y crítica de las fallas del Ayuntamiento a partir de una guía en formato audio que recogerá cada una de las explicaciones», señala la institución. También se incluyeron descripciones en braille

Por otro lado, las personas con discapacidad intelectual tuvieron acceso a una guía de lectura fácil, creada por el Servicio de Accesibilidad Cognitiva de Plena Inclusión de la Comunitat Valenciana y redactada con un lenguaje adaptado, con pictogramas sobre la explicación de las fallas municipales grande y pequeña. 

Además, desde este enlace se podía acceder a la ubicación de los espacios acotados para personas con movilidad reducida. Asimismo, había información sobre la ubicación de disparo de la pirotecnia, las horas de mayor intensidad de los fuegos artificiales, o información de normas y recomendaciones del bando fallero con respecto a los horarios y días. 

Como reza la web turística de la ciudad de Valencia, Visit Valencia, en donde también se puede acceder a estos recursos: «Las Fallas son una fiesta universal» y, con este tipo de medidas, se aspira a que todo el mundo pueda disfrutar de ellas. En este sentido, Javier Copoví, director general de Personas con Discapacidad, apuntó: «Es un hito en nuestra ciudad dado que por primera vez las Fallas serán lo más inclusivas posibles para todas las personas de nuestra ciudad, especialmente para aquellas con discapacidad». 

Además, Copoví remarcó que esta iniciativa no queda aquí, sino que: «La idea es que Valencia se convierta en una ciudad plenamente inclusiva, no solo en los actos festivos sino en todos aquellos actos y eventos de nuestra ciudad». Por ello, desde la Dirección General de Discapacidad del Ayuntamiento, así como desde la alcaldía, «se ha establecido un protocolo de accesibilidad y plena inclusión para todos los eventos y actos públicos municipales, para que en todo momento se rompan las barreras arquitectónicas y de información y comunicación», anotó.

No solo las fallas municipales han destacado por su accesibilidad este año en Valencia, sino que también muchas comisiones de la ciudad han hecho un trabajo en este sentido. Así, este 2024 el número de fallas accesibles en lengua de signos ha aumentado significativamente. Como apunta FESORD,  hasta 21 comisiones falleras han hecho que sus monumentos sean accesibles para personas con discapacidad auditiva. Esto lo han logrado a través de un QR que redirigía a vídeos con explicaciones de los mismos en lengua de signos con subtítulos, recursos elaborados gracias a la colaboración con la misma FESORD.

Más allá de la capital autonómica, otras localidades que celebran estas fiestas también han dado pasos para acercar las Fallas a toda la población. Es el caso de Dénia, donde desde la concejalía de Igualdad y diversidad, junto con la empresa City, el Centro de Educación Especial Raquel Payá y la Junta Local Fallera, se diseñaron y homologaron con la venida de las fiestas «una serie de pictogramas que representan eventos, cargos y espacios relacionados con la fiesta de las Fallas, para incluir a aquellas personas con diversidad cognitiva y/o visual». Asimismo, hubo varios monumentos falleros que incluyeron explicaciones en sistemas alternativos y aumentativos de la información y la comunicación para hacer las fallas más accesibles.

Por su parte, en la ciudad de Alzira, se realizó por tercer año consecutivo un concurso para premiar los monumentos más accesibles, con la finalidad de que estos, progresivamente «integren, en ellos, los medios adecuados para lograr una accesibilidad total al monumento y su alrededor», señalan desde el consistorio. Además de la accesibilidad urbanística referida al medio urbano o la de transporte, también se tiene en cuenta en este concurso la accesibilidad en la comunicación y la accesibilidad electrónica, entendida como «la facilidad de acceso a las TIC y a los contenidos de internet para cualquier persona con discapacidad, de edad avanzada», señala el consistorio. 

Todas estas iniciativas prueban que cada vez hay más conciencia social sobre la importancia de la accesibilidad para que todo el mundo pueda llevar una vida normalizada y tenga la posibilidad de disfrutar también de las tradiciones y otros eventos sociales y culturales. Además, demuestran cada vez una mayor comprensión por parte de las instituciones de todo lo que implica la accesibilidad, más allá de las barreras puramente físicas.

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