Le due Italie. Mappa per un percorso verso le elezioni politiche

La formazione del Governo italiano presieduto da Mario Monti è avvenuta con modalità eccezionali in una grave situazione di crisi economica e politica internazionale. Ciò che ne rese necessaria l’ideazione, ad opera del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e con il consenso dei maggiori partiti, fu la manifesta impossibilità, per il Governo Berlusconi precedentemente in carica, di assumere le decisioni necessarie per affrontare la crisi. Tale soluzione è da considerarsi provvisoria, per quanto necessaria; si impone l’esigenza del ritorno alla normalità di un governo come espressione di una maggioranza stabilita attraverso elezioni politiche. I fenomeni di estesa e consolidata corruzione di parte rilevante del ceto politico, mettono però in luce una intrinseca debolezza dei partiti italiani: la corruzione diviene prevaricante, infatti, solo in presenza di una fragilità dei progetti politici; la crisi etica si accompagna sempre alla crisi politica. Attualmente, nella società e nella politica, sono in lotta fra loro due Italie, presenti in tutti gli schieramenti: quella degli onesti e quella dei disonesti, quella dei costruttori e quella dei parassiti. Le prossime elezioni politiche potrebbero decidere a quale Italia sarà affidato il futuro.

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