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Persona e famiglia > Noi due

L’ascolto nella relazione con l’altro

di Benedetta Ionata

- Fonte: Città Nuova

Mettiamo a tacere la nostra voce interiore e creiamo spazio per il silenzio, la riflessione e l’elaborazione

L’ascolto è un’abilità fondamentale per il rapporto con noi stessi e con gli altri. Essere ascoltati infatti significa soprattutto essere visti e sentiti e ascoltare l’altro permette una vicinanza più profonda.

Ascoltare in profondità significa ascoltare in modo ricettivo ed empatico da un luogo profondo ed amorevole dentro di noi, per raggiungere le intenzioni e il significato più profondi insiti all’interno della persona che stai ascoltando. Significa anche lasciar andare il controllo, non pensare a noi stessi, ai nostri pensieri e alle nostre convinzioni, non essere reattivi, ma aprirsi a possibilità impreviste e sconosciute.

L’ascolto non si limita a coinvolgere solamente il nostro monologo interiore, che tuttavia torna utile per la consapevolezza di noi stessi, per pianificare cosa dire o fare dopo o per prendere decisioni, ma che a volte può allontanarci da chi sta parlando. Le tipiche chiacchiere interne suonano come: «Cosa devo dire ora? Come sto? Quello che farei è…».

Ascoltando più profondamente ci si concentra su ciò che l’altra persona sta dicendo, senza intrusioni della nostra agenda, dei nostri pensieri o delle nostre convinzioni. Piuttosto, ci si concentra su sentimenti come empatia e compassione verso l’altra persona.

In questo modo ci si permette di ascoltare con tutto il nostro corpo e tutti i nostri sensi, incluso il nostro “sesto senso” – la nostra intuizione -– e qualsiasi altra sensazione che si percepisce. Notiamo e sentiamo le loro parole e il significato dietro di loro, attraverso il tono della voce, le espressioni facciali, il linguaggio del corpo e i cambiamenti di energia.
Ascoltare in profondità, ovvero ponendoci in un atteggiamento di curiosità e generosità verso l’altro, è una modalità di ascolto e una virtù che possiamo invitare e coltivare in noi stessi per renderla una abilità più istintiva. Implica la volontà di essere sorpresi, di lasciar andare le supposizioni e accettare l’ambiguità. L’ascoltatore vuole capire l’umanità che si cela dietro le parole dell’altro, e pazientemente evoca il proprio io migliore e le proprie parole e domande migliori.
È possibile realizzare questo tipo di ascolto resistendo all’impulso di “aiutare” o “riparare” l’altro con i suoi problemi, lasciando che l’altro semplicemente parli, mentre noi ascoltiamo. Teniamo lo spazio e offriamo un ascolto profondo all’altro quando parla.

Resistiamo all’impulso di colmare eventuali lacune nella conversazione o nel silenzio, cerchiamo di preferire domande aperte e consentiamogli di rispondere in modo completo, rimanendo in silenzio. Lasciamo che si fermi, rifletti e parli quando è pronto: si sente più “ascoltato” e può raggiungere una comprensione più profonda quando gli viene concesso il tempo.

Pensa a:Quante volte ascolti generosamente? Come lo aggiungerai alla tua cassetta degli attrezzi? Che impegno prenderai? Deve essere una pratica quotidiana, perché qualsiasi abilità o pratica ha bisogno di essere nutrita, e l’ascolto non è diverso.

Dunque cerchiamo di individuare i nostri punti di forza di ascolto e le aree di crescita. Per poter migliorare nell’ascolto bisogna immergersi in questa pratica quotidianamente, adottando un focus sull’altro, dimostrando curiosità e facendo domande, riformulando, parafrasando e riassumendo il messaggio dell’altra persona.

Allo stesso tempo cerchiamo di ridurre il rumore, ovvero mettiamo a tacere la nostra voce interiore e creiamo spazio per il silenzio, la riflessione e l’elaborazione. E ricordiamoci che l’ascolto profondo e l’ascolto generoso implicano un approccio olistico, quindi mettiamoci nella condizione di incorporare intuizione, energia e connessione spirituale al nostro ascolto mentre ci impegniamo con noi stessi, gli altri e il nostro ambiente.

In questo modo ci diamo la possibilità di sviluppare una pratica di ascolto che ci porta a connessioni più profonde e significative.

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