L’apporto di un carisma all’approfondimento teologico dell’abbandono di Gesù.

Il pensiero di Chiara Lubich -II.

Il 19 giugno 1996, l'Università di Lublino ha conferito a Chiara Lubich il dottorato honoris causa in «Scienze sociali». Riportiamo qui il discorso tenuto da Chiara Lubich in quella circostanza. Anna Pelli vuole evidenziare come in un contesto teologico, fattosi oggi più attento al mistero dell'abbandono di Gesù, il pensiero di Chiara Lubich si staglia originario. Questo breve studio (che pubblichiamo in due puntate) ne offre una presentazione, a partire dalle prime intuizioni che manifestano l'irruzione di un nuovo carisma nella storia, fino all'emergere di quei contenuti che lo qualificano nella sua peculiare profondità e ampiezza. In Chiara Lubich, l'abbandono di Gesù si dischiude infatti nella piena luce della realtà di Dio Amore che vi si dà a conoscere quale mistero di perfetta unità nella perfetta distinzione. L'uomo, a sua volta, partecipando per Gesù abbandonato di quello stesso Amore, è chiamato a compiersi, divinizzandosi, nella sua dinamica unitrinitaria e a far discendere da questa la forma di una rinnovata e compiuta comunità degli uomini. Vera Araújo tenta un approccio da sociologo nella luce della dottrina che scaturisce dal carisma dell'unità. L'Autrice confessa di essere «ben conscia della mia anedeguatezza per un compito così arduo, non solo per la vastità degli argomenti che la sociologia ingloba, ma anche per la complessità di questa scienza». Ma la spinge ad osare la convinzione che il carisma dell'unità offre una visione globale e nuovissima - una visione dall' Uno - di tutta la realtà creata ed increata. Ora una visione nuova della realtà permette di rifondare l'intero discorso sull'essere non solo dal punto di vista filosofico e teologico, ma anche dal punto di vista della scienza positiva.

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