L’amore minacciato da ghosting, zombing e stashing

Tre parole inglesi che descrivono altrettanti comportamenti negativi per la coppia, ben spiegate da una canzone della cantante Annalisa. L'articolo è una delle rubriche della rivista Città Nuova di giugno.
Foto Piergiorgio Pirrone - LaPresse 03-09-2022 Venezia Spettacolo 79. Mostra Internazionale d’arte cinematografica Red carpet del film "Argentina, 1985" nella foto: Annalisa

Ci sono alcuni comportamenti, nelle relazioni affettive, che tendono a sminuire il partner, minandone l’autostima e facendolo sentire inutile e in condizione subordinata. Alcuni di questi sono raccontanti in Bellissima, una canzone di grande successo di Annalisa (nella foto).

Parliamo innanzi tutto del ghosting: il termine deriva da ghost, fantasma. Questo si verifica quando uno dei partner improvvisamente sparisce, senza dare spiegazioni e senza poter essere rintracciato.

C’è poi il più subdolo stashing: si verifica quando la relazione viene vissuta solo nel privato. Chi lo pratica (lo stasher) tiene fuori il partner dalla sua vita pubblica e dalla cerchia degli amici. Proprio come canta Annalisa, che descrive anche la delusione provata: «Insieme solo dentro casa che senso ha, di me non parli con nessuno e non me lo merito…». Ma a volte chi scompare ritorna.

E qui arriviamo allo zombing. Il termine deriva da zombie, i cosiddetti “morti viventi”. Si fa zombing quando, all’improvviso, dopo periodi di silenzio, ci si rifà vivi come se non fosse successo niente e senza dare spiegazioni. Annalisa canta infatti: «E poi senza avvisare sei qui. Oddio però tu mi piaci».

Purtroppo, sono comportamenti molto diffusi, ma molto negativi per la coppia che in realtà, se uno dei due si comporta così, proprio tale non è.

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