La verità cristiana e l’universalità della salvezza

Damaskinos Papandreou, metropolita della Svizzera, nel suo articolo sottolinea che se è vero che il Cristo ha ricapitolato nella sua umanità il genere umano tutto intero ristabilendo la natura umana nella bellezza primordiale dello stato precedente alla caduta e nella comunione con il suo Creatore, e Cristo è dunque la salvezza del mondo e questa salvezza è affidata alla Chiesa, tuttavia la grazia di Dio, che sgorga dall'opera redentrice del Cristo, dispiega la sua forza salvifica sul mondo intero. Infatti la convinzione dell'universalità della grazia divina è fortemente espressa non solo nel Nuovo Testamento, ma anche nella letteratura della Chiesa antica. L'A. sottolinea che la Chiesa non ha mai considerato gli uomini pii prima del Cristo come interamente sprovvisti della grazia di Dio né come totalmente estranei alla presenza di Dio nelle loro vite; essa non ha nemmeno mai sostenuto che la grazia salvifica, essendo scaturita dall'opera redentrice del Cristo, non operi beneficamente anche al di fuori del seno della Chiesa che resta tuttavia per il cristianesimo la sola via sicura di salvezza per tutti gli uomini. L'A. fa presente che oggi la Chiesa ortodossa, attraverso il processo dei suoi dialoghi bilaterali, è sulla via del riconoscimento di una ecclesialità al di fuori delle proprie frontiere, una realtà di Chiesa nel senso pieno del termine là dove esistono i presupposti della fede, cioè delle Chiese con le quali ristabilirà la piena comunione. Questo, secondo l'A., è un modo di arricchire i dialoghi multilaterali ed ecumenici e contribuire in modo significativo al superamento delle divisioni.

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