La Svezia alla guida dell’Unione europea

La Svezia assume la Presidenza di turno del Consiglio dei ministri dell’Unione europea
Svezia residenza Ue
Il Primo ministro svedese Ulf Kristersson (AP Photo/Geert Vanden Wijngaert)

Il 1° gennaio 2023 la Svezia assume la Presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea (Ue), dopo il semestre di presidenza della Cechia. Sicurezza, resilienza, prosperità, valori democratici e stato di diritto sono le priorità della prossima presidenza svedese.

Nello specifico, la priorità della sicurezza fa pendant con l’unità: la risposta rapida e decisiva dell’Ue all’invasione dell’Ucraina è una manifestazione della forza dell’Europa quando gli Stati membri agiscono insieme. La presidenza svedese darà la priorità al continuo sostegno economico e militare all’Ucraina, nonché al sostegno al percorso dell’Ucraina verso l’Ue. Ciò richiederà ulteriori sforzi a livello nazionale e dell’Ue. Sono necessari ulteriori passi per la ricostruzione e la riforma verso l’integrazione nell’Ue.

Per rafforzare la sicurezza dell’Ue e dei suoi cittadini, è necessario costruire il consenso verso una solida politica europea di sicurezza e difesa, in stretta collaborazione con i partner. Ulteriori passi si baseranno sulla nostra azione comune per contrastare l’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina, nonché sull’attuazione della bussola strategica e di altre iniziative. Inoltre, continuerà la lotta contro la criminalità organizzata transfrontaliera, rispondendo alle legittime richieste dei cittadini di comunità sicure e protette.

Sebbene l’attenzione politica più urgente è per necessità dedicata alla guerra in Ucraina e alle sue conseguenze a breve termine, contemporaneamente l’attenzione è rivolta alla resilienza e alla competitività, con il fine di guidare la crescita economica, necessaria per affrontare le nostre sfide a lungo termine. La forza, la resilienza e la posizione globale dell’Europa dipendono dalla propria produzione economica, che è strettamente legata al mercato unico e alle opportunità commerciali globali.

Gli attori economici traggono profitto dall’operare nel più grande mercato unico del mondo e competono con successo sui mercati mondiali, ponendo le basi per la ricchezza, il benessere e la posizione internazionale dell’Europa. L’Ue deve continuare a fornire le migliori condizioni possibili per un’economia sana e aperta basata su libera concorrenza, investimenti privati e digitalizzazione effettiva.

La presidenza svedese proseguirà gli sforzi per affrontare i prezzi dell’energia elevati e volatili, occupandosi al contempo della riforma del mercato dell’energia a lungo termine. Ciò in linea con le priorità della transizione verde e della transizione energetica. Del resto, la sfida climatica globale richiede una risposta globale e, per questo, l’Europa deve dare l’esempio, realizzando obiettivi climatici ambiziosi, stimolando la crescita e la competitività.

Gli Stati membri dell’Ue hanno già intrapreso dei passi congiunti verso l’indipendenza dai combustibili fossili, necessaria non solo per la transizione verde, ma anche per la nostra sicurezza. Le aziende europee che forniscono soluzioni verdi saranno molto richieste a livello globale e possono contribuire a guidare la transizione verso un’economia circolare. La transizione verso un futuro efficiente in termini di risorse e privo di combustibili fossili richiederà importanti investimenti in industrie innovative in grado di tradurre le migliori idee e innovazioni in soluzioni funzionali. È dunque necessario, secondo la presidenza svedese, fornire il giusto quadro normativo e le giuste politiche per attrarre questi investimenti green.

La presidenza svedese enfatizza il fatto che i valori democratici e lo stato di diritto sono il fondamento dell’Ue. Effettivamente, l’Ue si basa su valori democratici, aprendo la strada alla coesione, alle libertà individuali, alla non discriminazione, all’aumento della produzione economica e all’influenza globale. Sostenere il principio dello stato di diritto e dei diritti fondamentali è quindi un elemento essenziale della presidenza svedese, e in effetti, di tutto il Consiglio.

Le priorità della nuova presidenza riflettono le posizioni che la Svezia ha tradizionalmente sostenuto nell’Ue, ma rispondono anche alle attuali sfide geopolitiche ed economiche che l’Unione deve affrontare. Durante la presidenza svedese del Consiglio dell’UE, la Svezia presiederà circa 2.000 riunioni a Bruxelles e Lussemburgo e circa 150 in Svezia.

Secondo Ulf Kristersson, Primo ministro svedese, «la Svezia sta assumendo la presidenza in un momento in cui l’Unione europea si trova ad affrontare sfide senza precedenti», laddove «un’Europa più verde, più sicura e più libera è il fondamento delle nostre priorità».

Per Jessika Roswall, il ministro per gli Affari europei della Svezia, il suo governo «renderà il lavoro della Svezia nell’Ue una priorità assoluta», osservando che «è nell’interesse della Svezia mantenere l’unità nell’Ue e portare avanti questioni che richiedono soluzioni comuni».

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