La speranza è comunione

I tre giorni del papa in Benin. In Africa per la seconda volta.
Il Papa in Benin

Uno dei momenti più toccanti della visita di Benedetto XVI in Benin è stato l’incontro con i bambini della parrocchia di santa Rita a Cotonou, perché i bambini rappresentano il senso di questa visita papale: gioia, speranza, futuro.

In un continente, l’Africa, spesso filtrato nell’immaginario europeo solo attraverso i suoi mali: disgregazione delle famiglie, analfabetismo, guerre tribali fratricide, lo spettro della fame e la mannaia dell’Aids, il papa ha proposto un’Africa come continente della gioia, sperimentata e vissuta nella grande accoglienza e partecipazione popolare, che ha preso il sopravvento e ha contagiato la naturale religiosità degli africani che vedono il papa come un uomo di Dio e un padre di tutta l’umanità.

 

L’Africa, quindi, come il continente della speranza. «La disperazione è individualista. La speranza è comunione», ha detto il papa esortando la popolazione, i diplomatici, i politici, gli accademici. L’Africa come il continente del futuro, se saprà vivere la sfida della riconciliazione con Dio e all’interno della Chiesa per essere segno profetico per tutta la società. Solo su questa solida base si può promuovere la pace e la giustizia.

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